Nick: Althusser Oggetto: DE LAURENTIIS POLITICANTE? Data: 21/3/2005 11.52.7 Visite: 264
Strano e brutto spettacolo quello a cui hanno dovuto assistere i tifosi che si sono recati ieri ad assistere al match Napoli - Teramo. La mia testimonianza si basa su quanto ho potuto vedere nei pressi della curva B e posto qualche foto che ho scattato. L'intero muro di cinta era ricoperto da manifesti elettorali abusivi di Italo Bocchino e altri candidati di AN, uno addirittura esilarante nel quale il candidato del centro-destra si propone come l'uomo che risolverà il problema rifiuti. Per ora, come potete agevolmente notare, si limita a imbrattare selvaggiamente un bene pubblico come lo stadio San Paolo. Diversi esercizi commerciali esponevano, poi, dei cartonati a grandezza naturale di Pietro Diodato, altro candidato di AN alle regionali e un camion per la pubblicità elettorale dello stesso campeggiava all'ingresso della curva B. Sotto i tergicristalli delle auto in sosta erano stati apposti depliants quadricromatici di Italo Bocchino. A tutto questo si aggiungevano dei manifesti scritti a mano che insultavano Antonio Bassolino e Ciro Ferrara, anch'essi affissi abusivamente sul muro di cinta dello stadio. Alla fine della partita, a mo' di ciliegina sulla torta, arrivavano le dichiarazioni del presidente della Napoli Soccer Spa, che dimenticandosi dell'accordo raggiunto con il Comune per la gestione quinquennnale della struttura di Fuorigrotta, appena qualche giorno fa si lasciava andare a dichiarazioni battagliere e assolutamente irragionevoli. Le cifre della bozza d'accordo fra il Comune e il Napoli sono molto vantaggiose per la società sportiva, basti pensare che in C1 vanno all'amministrazione appena 25.000 euro per l'intero campionato, che diventano 50.000 per la B e 100.000 per la A. Cifre ridicole se rapportate agli attuali 20.000 abbonati, destinati a crescere in caso di promozione della squadra. Ciò nonostante De Laurentiis rilancia e adesso vuole lo stadio non più con una formula 5 anni + un'opzione per altri 5, ma per 10 anni. Che la promessa di Italo Bocchino di "regalare" lo stadio al Napoli (ennesima svendita di un bene pubblico ai privati) sta facendo effetto e la cricca della Napoli Soccer soffia irresponsabilmente sul fuoco in piena campagna elettorale. A De Laurentiis va dato il merito di aver allestito una squadra competitiva, ma a ben guardare la scelta di accettare la C1, invece di lottare a tutti i costi per la serie B come voleve Luciano Gaucci, è risultata economicamente vantagiosissima per le sue finanze. Ieri il Napoli ha staccato il 500.000esimo biglietto della stagione, mezzo milione di tagliandi che moltiplicato per 20 (prezzo medio dei biglietti) da la ragguardevole cifra di 10 milioni di euro, a fronte di spese molto più basse di quelle per la serie B. In sostanza De Laurentiis ha già recuperato 1/3 del suo investimento in meno di un anno di gestione. Ora, voglio addebitare questo successo alla sua capacità imprenditoriale (intanto noi giochiamo in serie C1), però il presidente non dimentichi 2 cose: 1) Lo stadio è un bene pubblico e lui un privato, la smetta di pretendere che la collettività si privi senza ritorno alcuno di un bene pubblico e prezioso; 2) Se ha deciso di scendere in politica e di appoggiare il populismo demagogico del centro-destra non dimentichi che una percentuale molto alta di suoi clienti-tifosi vota a sinistra e non gradirebbe una sua presa di posizione contro la giunta cittadina e quella regionale, dettata da una strumentale scelta di campo. Pertanto De Laurentiis faccia l'imprenditore e il presidente di calcio e resti fuori dalle beghe della politica, di politicanti a Napoli ne abbiamo fin troppi di professione, un altro non ci serve. Non rileggo, scusate ripetizioni ed eventuali errori.
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