Nick: siddharta Oggetto: Buona pasqua ai ricordi! Data: 27/3/2005 15.56.57 Visite: 102
Si incamminava in un viale che sembrava in discesa, o forse no, sembrava solo un viale. A destra e a sinistra facce già incrociate, volti già incontrati... i nomi no, i nomi non li ricordava, ma anche da un'altra parte del mondo quelle facce le avrebbe riconosciute. La vita di tanto in tanto ti vomita addosso la sua presenza e ti avverte che sta là, che cammina senza motore e senza benzina e che a fermarsi basta poco, in pochi mesi cambia le esistenze. le esalta, le affligge o le spegne. Il tempo poi gli è complice, c'è sempre tempo per non avere tempo; e poi il tempo ti cambia, cambia i miei giorni e le mie mani cercano altro....ricordo che si poggiavano su di te ed ora no, ora le mie mani toccano altro, altri seni, altri visi e le mie dita curiose esplorano altrove pagate a cottimo dalla mia curiosità. Si incamminava in un viale che sembrava in discesa, o forse no, era solo un viale. La musica dei Genesis sembra lontana e vecchia, sembra vecchia come il mondo e allora capisco i Beatles; è il tempo, il tempo cambia le cose, ma se io continuo a toccare con le mie mani, il tempo, lui siche si deve infilare il suo dito migliore laddove scarica i suoi pesi. Tu mi dirai ma la vita? La vita beata lei ha il beneficio della decisione, può decidere per me quando fermarsi, ma se rimarrà un piccolo ricordo di quello che ho fatto ieri o l'altro ieri, sarò felice di toccarti di nuovo, magari sotto altre stelle, viste da un'altra parte, con un'altra visuale e con altre ombre che ti coprono metà della faccia e che ti fanno sorridere nell'ombra migliore che hai,.... di un profilo diverso.... che a guardarti non sono io ma quello che di me ho imparato nel tempo. Delle pasque passate i miei ricordi più forti rimangono quei " venerdì santo " di paese, quando la processione tirava fuori tutta la passione in quelle marce che la banda a passo flemmatico scandiva come se a morire fosse stato un uomo. E nel mio stomaco ancora rintuona quella grancassa che scandiva il battere di qualcosa che non c'era più. Il tempo? Il tempo può cambiare il mio oggi, ma difficilmente può cancellare quello che sono stato ieri, è un privilegio che non è concesso a nessuno e a niente; si può cambiare il presente, ma non si può cambiare il passato; qualsiasi Dio può permettersi di zittirmi domani, ma nessuna entità professata o non può cancellare quello che ho fatto fino a due minuti fa. E tu ora puoi anche spingere le tue unghie dietro ad un'altra schiena, ed io posso anche usare le mie labbra su tutta un'altra pelle, ma io e te sappiamo bene che oggi non somiglia ad ieri e ieri non potrà più essere domani. Buona Pasqua ai ricordi!
|