Nick: Viola' Oggetto: La signora della porta accanto Data: 13/4/2005 18.9.54 Visite: 152
L'avevo già visto, ora mi sono comprata anche il DVD. "La femme d'à cotè" di François Truffaut, 1981. Semplicemente, uno dei più bei film sull'amore-passione che siano mai stati fatti. Bernard (Gèrard Depardieu) e Mathilde (Fanny Ardant) si sono amati con passione, si sono lasciati con rabbia. Si ritrovano per caso anni dopo vicini di casa, tutti e due sposati e ragionevolmente felici. Ma quello che c'è nell'amore-passione, l'amour-fou, è la sua inevitabilità. Inevitabile è rivedersi, tornare amanti, litigare di nuovo, rinfacciarsi i torti, farsi a pezzi, tornare di nuovo amanti. La tensione nervosa che ne deriva è altissima, esplode durante una festa in giardino alla presenza dei rispettivi coniugi, quando lui la insegue perchè lei vuole lasciarlo di nuovo, la schiaffeggia davanti a tutti, e lei sviene. Lui, il tranquillo Bernard preso dalla totale follia dell'amour-fou che ti fa commettere cose che non avresti mai creduto di poter fare. Tutto viene alla luce, ma non può finire, è quel genere di tormento che non finisce mai. "Nè con te nè senza di te", è la frase-chiave del film, posta alla fine come epitaffio. Non con te, perchè tiri fuori il peggio di me, perchè mi esasperi, perchè vai troppo al fondo di me, però nemmeno senza di te, perchè senza di te niente ha davvero un senso. Tante le scene o i dialoghi che restano nella memoria: loro che si incontrano al supermercato, fingono indifferenza, poi nel parcheggio lei dice: "Dì il mio nome" "Mathilde" lui la bacia, e lei per l'emozione sviene. oppure lei che guarda una vecchia foto di lui e al marito dice: "Mio padre disse: quel ragazzo appartiene al genere facile ad avere, impossibile a tenere" Lui: "allora basta, e amici come prima" Lei: "come prima? come prima quando?" O la scena in cui lui la schiaffeggia in giardino, vista attraverso gli occhi di due invitati, attraverso la finestra, senza parole. Semplicemente una grande lezione di cinema. O lui che la va a trovare in ospedale perchè lei ha avuto un esaurimento e la trova che ascolta le canzonette alla radio, e lei dice: "la gente pensa che siano i grandi romanzi a dire la verità sull'amore. invece sono proprio queste canzonette sciocche: senza di te non posso più vivere, senza di te non sono niente" Insomma questo film dice la verità sull'amore: fa male. "Ho la speranza che lo spettatore non sarà tentato di prendere le parti, di dare torto a uno e ragione all'altro, ma che li amerà tutti e due, come li amo io". François Truffaut
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