Nick: `ReVaN` Oggetto: NOI SIAMO SUPERIORI Data: 18/5/2005 10.51.6 Visite: 123
Abu Ghraib, condannata a sei mesi per abusi riservista Usa Wed May 18, 2005 7:25 AM GMT FORT HOOD, Texas (Reuters) - Una riservista dell'esercito statunitense che aveva applicato fili elettrici a un prigioniero iracheno, ripreso in una foto che ha indignato la comunità internazionale, è stata condannata a sei mesi di carcere. Una giuria militare ieri sera ha deciso la pena per Sabrina Harman, di 27 anni, una delle più leggere comminate per gli abusi commessi ad Abu Ghraib. Harman rischiava fino a un massimo di cinque anni e mezzo di prigione e l'accusa aveva chiesto tre anni. "Penso che sia estremamente sollevata", ha detto il suo avvocato civile, Frank Spinner. "E' significativo che la giuria si sia fermata a sei mesi". Lunedì la giuria ha riconosciuto Harman colpevole di sei delle sette accuse relative agli abusi, tra cui l'episodio fotografato in cui lei applicava fili elettrici a un detenuto iracheno incappucciato e diceva che gli sarebbe stata passata la corrente se si fosse mosso dal piedistallo in cui era stato posto. "Voglio chiedere scusa a tutti i detenuti", ha detto la Harman in aula prima della sentenza. "Non ho rispettato le consegne, ho fallito nella mia missione. Ho deluso non soltanto la gente in Iraq, ma ogni soldato che oggi presta servizio". "Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni", ha aggiunto. "Quelle decisioni sono state mie, soltanto mie". Una delle tre donne implicate nello scandalo di Abu Ghraib, Harman è stata ritratta in una nota foto accanto a una piramide di iracheni nudi, accusati di rivolta in un cortile della prigione. Aveva scritto "violentatore" nella gamba di un prigioniero prima di costringerlo a salire sopra altri prigionieri.
Non mi consola sapere che gente perbene vive ancora in questo mondo malato, non mi rende più di tanto ottimista. L'arroganza con la quale ci vantiamo di essere portatori di civiltà nasconde ai nostri occhi quanto tutto sia relativo e quanto il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato sia estremamente latente, tanto da muoverci noi stessi su di esso anzicchè fare barricate da quest'altra parte del fosso come vorremmo far credere al mondo. Noi siamo quelli che muovono guerra usando a pretesto gli orrori altrui, quando siamo pronti a "premiare" gli autori dei nostri. Siamo quelli che non se ne scandalizzano più di tanto, che si limitano a pensare "ah però!", per poi cambiare canale, dobbiamo vedere la partita in tv, e si sa, la vita è fatta di priorità. Ci saranno altri coglioni che andranno a marciare, indignati e inascoltati, da qualche parte. Siamo quelli che se fanno dei graffiti su metropolitane comunali si beccano più mesi di una puttana torturatrice e stronza, a saperlo verrebbe quasi la voglia di far salire qualche cavo elettrico su per il culo del capostazione, o di disegnare il fottuto graffito nel suo interno coscia, come si fa con le vacche del cazzo quando le marchiano a fuoco.. Io sono di quelli che a sentire certe cose si fanno un po schifo e provano a chiedersi come sia possibile continuare ad accettare un compromesso con un mondo così maledettamente bacato e marcio. DarK SiDE |