Nick: \\\Ulisse Oggetto: re:conflitti nel mondo... Data: 22/3/2003 18.54.24 Visite: 11
Forse ho capito cosa vuole dire Roxanne. E' ovvio e naturale, tant'è che Franti ha la nausea per averlo letto troppo, che nessuno vuole sta cazzo di guerra. Chi non vorrebbe un modno dove tutti vivono felici e contenti?Tutti! La provocazione di Roxanne sta nel fatto che il pacifismo odierno è sfacciatamente politico. Mi spiace dirlo a dispetto dei miei personali colori politici che poco centrano in questa cosa. A tanta gente non glie ne frega un fico secco dell'Afghanistan, o dell'Irak, ma hanno solo la preoccupazione strumentale di contestare i governi in carica. Non c'è alcun altra motivazione dietrologica. Chi vuole contestare la guerra..........deve farlo sempre (come giustamente diceva alex), e non quando fa comodo ai burrattinai di una certa parte. Il movimento pacifista non può attivarsi per la guerra nel Vietnam, e poi nascondersi quando Pol Pot massacrava la gente di Saigon; Il movimento pacifista non può ricordarsi dell'Afghanistan quando è attaccato dagli States, ma non andare in piazza quando quel paese viene assalito dall'Unione Sovietica per scopi puramente strategici; Il movimento pacifista non può ricordarsi dell'Irak quando viene bombardato dal Grande Satana, e non scendere in piazza quando il secondo produttore di petrolio del mondo (118 milioni di barili all'anno), affama i figli del proprio popolo preferendo comperare Plutonio ed Antrace in luogo di omogenizzati e penicillina; Il movimento pacifista non può scendere in piazza per gli esperimenti nucleari di Mururoa fatti da Chirac quando era " cattivo " e non scendere in piazza per quelli della Corea del Nord. L'incoerenza è la peggiore madrina per questi movimenti, in mezzo ai quali vanno a rifinire tante persone per bene, che in assoluta buona fede vanno a far sventolare la loro bandieretta, convinti di assecondare un ideale. Si, si, si è tutti in buona fede, ma, oltre a ri-pulire le coscienze piccolo borghesi, bisogna rendersi conto che si rischia di diventare la mano armata di lobby politico ideologiche trasversali, che non hanno uguale in nessun altra parte del pianeta. Quelle stesse lobby che, in occasione della guerra per la liberazione del Kossovo, non si attivarono, perchè in quel momento c'era il cosiddetto governo dell'Ulivo Mondiale, sia negli Usa che in Italia. Non si ricordano, in quel periodo, Portuali che scioperavano per non far caricare le merci sulle ro-ro americane. Non si ricordano ferrovieri "cgiellini" rifiutarsi di far transitare treni dalle basi americane. Nessuna bandiera fu esposta al cielo azzurro della penisola. E intanto, la turchia si prepara ad approfittare del momento .... ///U. |