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Nick: `ReVaN`
Oggetto: CHIEDO SCUSA SE RI-POSTO
Data: 7/7/2005 20.4.11
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..a pochi giorni di distanza, ma mi pare che ci sia gente con le idee parecchio confuse sul fenomeno immigrazione e sulla differenza tra regolari e clandestini.
La matematica non è un'opinione, e molti danno opinioni personali non supportate dai numeri reali.
Mi sento in dovere di puntualizzare di nuovo 2 cifre ufficiali...
Che ci sia un serio problema di criminalità legato alla clandestinità è innegabile.
Altrettanto innegabile, tuttavia, è il fondamentale apporto lavorativo di altra gente immigrata ed onesta.
Ciò che va di moda negli ultimi tempi affermare, è l'equazione immigrato=delinquente.
Da Varese in su si sente gente che dice cacciamoli..bruciamoli..linciamoli..ne puoi fare fuori uno onesto, ma è un effetto collaterale...
Dalle nostre parti cambia forse la forma ma non la sostanza.. (si sa, al sud siamo bravi a trattare gli extracomunitari come ci lamentiamo che al nord trattino noi).
Si sentono cazzate di ogni sorta.
Numeri alla mano e volendo ragionare, però, ci si rende conto che le cose non stanno proprio così.
Come fatto notare da Maltese in un suo recente articolo, si è fatto un gran parlare, da parte del Ministro, del fatto che le denunce per reati presentate contro immigrati ammontano al 28% di quelle complessive nazionali. In alcuni posti una su due è a carico di un immigrato. Un dato certo molto elevato, letto così.
Il dato che non è stato detto dal Ministro, ma che l'Ansa ha potuto facilmente reperari dagli atti documentali, è un dato fondamentale che cambia di molto l'interpretazione del fenomeno. Delle 172MILA denunce contro immigrati, quelle nei confronti dei regolari erano 96. Lo 0,003% dei lavoratori stranieri in Italia.
Se qualcuno conosce una categoria in Italia che vanti una così bassa percentuale di criminalità, si faccia avanti... la avessimo noi l'onestà dei tanti lavoratori africani e dell'est che vengono qui per LAVORARE.
Non distinguere tra clandestinità e immigrazione regolare è un non senso, e se per la prima ci vuole un pugno non duro ma durissimo, associare la seconda alla prima è una cosa che trovo disonesta, sporca e fuorviante.
