Nick: Viola* Oggetto: Basta con la rattimma Data: 28/7/2005 15.19.33 Visite: 473
oggi ci sono circa 9000 gradi (approssimazione x eccesso, ok), e come ci si veste? si suppone con cose leggere, no? e invece no, ti devi fare pure il problema dell'abbigliamento anti-rattimma. ma quando ci sono 9000 gradi non è facile, alla fine ho ovviato con una canotta scollata, ma sopra un gilet coi bottoncini da togliere appena arrivata al lavoro. e mentre ci sudavo dentro maledicevo la rattimma. ok, gli occhi li abbiamo tutti, anch'io se vedo un bell'uomo lo guardo. al massimo una, due volte. non mi metto a fissarlo insistentemente facendo la bava, o peggio gli dico in faccia: t kiavass. questo invece è quello che accade molto spesso se si cammina in una città come napoli. basta non somigliare alla figlia di fantozzi, basta appartenere al sesso femminile ed ecco che sei oggetto di rattimma. tu cammini ed ecco che ti capita di sentirti dire cose come: t kiavass, tò mettess mmocc, kiavatòòòòò etc etc. ma non è che vai girando scollata e scosciata (come sarebbe anche tuo diritto), no. vai vestita normale, a volte con una camicia larga x evitare rotture di cazzo. ma no, la rattimma pare abbia i raggi X. se sei costretta a prendere i mezzi pubblici almeno due volte al giorno, ti devi rassegnare alla rattimma. 5 fermate del metrò? e per 5 fermate ti devi sopportare quello che si mette in piedi davanti a te seduta e fa la bava sulla tua scollatura. oppure nell'autobus il classico e ahimè intramontabile tizio che cerca la strusciata. che poi ti accorgi che lo scopo recondito pare esattamente quello di infastidirti. cioè, questi appena si accorgono di averti infastidita, sono contenti. mah. ci sarà qlc che dirà: ma a voi donne fa piacere. no, a me non fa piacere assolutamente. non mi fa piacere inventare ogni giorno percorsi alternativi x evitare quello del bar a via costantinopoli che mi rompe il cazzo ogni giorno. non mi fa piacere fare lo stesso col parcheggiatore a via del sole. etc etc. quando ero ragazzina provavo un oscuro senso di vergogna, quasi fosse colpa mia. adesso no, mi incazzo e basta. ma siccome non si può fare una guerra tutti i giorni, allora sto zitta. però mi girano le palle. non è divertente quando torni la sera dal lavoro stanca e con 3000 pensieri in testa essere rotta il cazzo dal primo rattuso che passa. non è piacevole quando vai a trovare qlc che sta morendo in ospedale essere rotta il cazzo nei viali dell'ospedale dall'ennesimo rattuso. no, non è per niente bello, e pottrei continuare con gli esempi. ma questa è una cosa che appartiene alla nostra "cultura" più che alle altre. ricordo quando sono andata a pisa, quest'inverno. ero nell'autobus, e c'era un branco di ragazzini dall'accento inequivocabilmente delle nostre parti. all'improvviso urla disumane: avevano visto una ragazza in minigonna che camminava x la strada. camminava indisturbata, nessuno la infastidiva. loro hanno iniziato ad urlarle cose irripetibili dai finestrini. poche volte mi sono vergognata tanto. "chi non s'aspetta l'inaspettato non scoprirà mai la verità" Eraclito |