Nick: Quilo Oggetto: Scontrino bar stadio Data: 6/7/2003 22.1.31 Visite: 4
Per L'angolo della terra dei cachi: Scontrino al bar dello stadio Ieri sono stato a un concerto allo stadio. (si tollerano critiche ai miei gusti musicali ) Poco prima dell'inizio dello spettacolo, decido di comprare un cornetto gelato e una bottiglietta d'acqua a uno dei chioschi. Mi rapinano 4 euro (2 per il gelato e 2 per l'acqua) e non mi fanno lo scontrino. Il prezzo alto è un fallimento del comune, che evidentemente nel rilasciare le concessioni per contesti come lo stadio, cioè privi di naturale concorrenza, non persegue l'obiettivo di assicurare al cittadino il miglior servizio possibile. Riguardo la mancata emissione dello scontrino, viene invece da chiedersi come si possa commettere un illecito in modo così spudorato in mezzo a tutta la polizia che frequenta lo stadio. Tuttavia, a vedere la cassa spenta e la serena certezza di impunità dei baristi, mi ha colto il dubbio che allo stadio viga un regime fiscale diverso, magari forfetario. Quindi, per non sbagliare, faccio 5 metri ed espongo il mio dubbio a un tenente dei carabiniere che sostava lì con una quindicina di sottoposti. Questi, sentitosi accusato di omissione, reagisce informandomi che non solo il bar è tenuto a emettere lo scontrino, ma che sono passibile di multa per non averlo chiesto. Infine mi precisa che è lì a svolgere un compito ben più importante: la tutela dell'ordine pubblico. Appurato che il bar è tenuto a fare lo scontrino, vado a pretenderlo. Mostro gli articoli acquistati cinque minuti prima, ma il mio gesto è superfluo: uno scontrino al giorno si può fare a chiunque. Così la signora si fa passare il bollettario dal retrobottega, compila a mano la mia ricevuta e me la dà. L'emissione "manuale" dello scontrino rafforza la mia sensazione di essere l'unico ad averne mai chiesto uno ad un chiosco dello stadio. Torno dal tenente dei carabinieri, gli mostro l'inusuale scontrino e gli ribadisco che in quel bar la cassa è un optional. Lui, più disponibile di prima, mi promette di fare un controllo. Me ne vado contento di aver fatto la mia parte, ma assai dubbioso sui risultati. L'abitudine in voga in quel chiosco era consolidata. Possibile che mai nessuno abbia segnalato il problema prima di me? Vedrai, mi dico, anche stavolta non succederà niente. Ma la verità può essere un'altra, magari con la mia segnalazioe l'illecito verrà finalmente fermato. E quindi penso: "Basterebbe così poco per cambiare le cose?". Le due possibili verità fanno entrambe riflettere.
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