Nick: rockgirl Oggetto: calimero. Data: 24/10/2005 0.50.33 Visite: 167
sono un guscio vuoto, guarda: la mia vuotezza è sterminata. il mio vuoto è grande quanto il tempo che passa e lo fa crescere via da me, e piglia tutto quello che sta vicino e lontano. quando ho visto il deserto sono stata bene perché il deserto è grande ancora abbastanza per mangiarsi il vuoto che ci portiamo molti di noi insieme; e il deserto è così buono che sta zitto e dorme e non dice niente e si piglia tutto il vuoto che gli butti dentro. quando invece stai qui o lì tutti c'hanno i loro vuoti che si leccano fra loro e cercano spazio io odio tutto questo? odio è una parola come altre. voglio, è una parola speciale, che ti dice quello che sei. o no? non so. ho sempre pensato che uno deve scegliersi a un certo punto da solo il nome suo, e per forza deve cambiare quello che gli hanno dato. un nome uno può pensare che è una parte sua come una mano e un occhio, e che dice chi è. se è così, però, uno dovrebbe pure scegliersi un diverso corpo, diversi fratelli e sorelle, una casa nuova e lontana. o scegliersi di tenere quello che ha perché così gli piace. se è così, però vuol dire che tu non sei il tuo nome, e non sei il tuo corpo, e non le persone vicine e la vita e tutte le cose. e cosa sei? non so. la vaselina vien di notte va da quelle in culo rotte loro dicono di sì e con le scope fan così: sù e giù, giù e sù, tutta notte e pure più. basta ricordar la legge: sempre accorte con le schegge! io non (ci) sputo. |