Nick: Viola* Oggetto: In coppia perchè Data: 7/11/2005 14.25.5 Visite: 320
confesso: quando ho "il venerdì di repubblica" tra le mani, la prima cosa che vado a leggere è la rubrica di natalia aspesi. la amo proprio, quella donna, è uno dei miei giornalisti preferiti, posa la sua soave ironia su tutto ciò di cui scrive: politica, costume, tv, cinema, libri, moda etc. cmq, questa del venerdì è una rubrica di affanni amorosi. E la aspesi la governa da par suo, a volte affettuosa, a volte ti dà certe stangate che te le ricordi, quando inizia dicendo: "mi scuserà, ma..." capisci che sta per arrivare la padellata in testa. Meravigliosa signora del giornalismo... quanti anni avrà? 70? Ci arrivassi io alla sua età in questo modo. Cmq, è ovvio che chi scrive sta in ambasce, e quali sono? nel 90% dei casi la situazione è questa: lui o lei sono sposati, e si innamorano di un altro/un'altra. e da qui il solito copione: sensi di colpa, bambini che piangono, fughe, rotture, lacerazioni, sesso paradisiaco, sofferenza etc. A me quello che colpisce è una cosa in particolare: la descrizione del "paradiso coniugale". Mentre i fedifraghi si dilungano sull'estasi della passione che li ha rapiti, al rispettivo coniuge di solito dedicano poche righe sbrigative del genere: "ci siamo sposati 20 anni fa, non l'ho mai amata, è una brava donna, non facciamo sesso da anni" oppure "a mio marito mi hanno sempre legata la stima, il rispetto, ma non lo amo, non sopporto che mi tocchi", o peggio: "mio marito è sempre stato gretto e meschino, pensa solo ai soldi... mia moglie è una donna limitata incapace di slanci, speravo cambiasse e invece...", fino ad arrivare a cose incredibili tipo: "l'ho sposata solo perchè ai miei ripetuti tentativi di lasciarla si disperava" o peggio ancora: "l'ho sposata solo perchè era incinta". Insomma la cosa che continua a sfuggirmi è la necessità che hanno avuto queste persone di convolare a giuste (?) nozze. Era tanto urgente? Era così imperativa la cosa? Sì ok, la pressione sociale riguardo allo stare in coppia 20, 30 anni fa era notevole, ma oggi? Mi sa che le cose non sono migliorate poi di tanto. Ricordo un mio caro amico quando mi disse che stava per sposare una ragazza di cui sapevo che non era innamorato. gli chiesi perchè, e lui : "perchè mi sono rotto il cazzo" ah, bene. ottima motivazione. Infatti dopo un anno si stanno per separare. oppure uno che conobbi tempo fa che sguazzava in un matrimonio disastroso. Gli chiesi: "ma perchè ti sei sposato?" e lui: "perchè stavo con una ragazza che si voleva sposare". e da questo capii che era un coglione irredimibile. Sarò ingenua, forse, ma io continuo a non capire la necessità della cosa. a parte che ho orrore del matrimonio, e al massimo posso sopportare una convivenza, ma non comprendo perchè le persone si debbano andare a cacciare in queste situazioni che quasi sempre vanno a finire male. Come posso anche solo lontanamente pensare di dividere i miei giorni con te, se non ti amo? Ok, ti stimo, ho dell'affetto per te, magari abbiamo degli interessi in comune, ma basta questo? secondo me molte persone non hanno ben presente cosa significhi davvero la vita a due. Girala come vuoi, ma se non ami davvero tanto quella persona, prima o poi ti diverrà insopportabile. E allora ti guarderai attorno e magari ti innamorerai di un altro, e poi verrà il solito copione, e magari ti ritroverai a scrivere a un giornale. E non parliamo di quelli/quelle che trascinano fidanzamenti improbabili al solo scopo di avere un simulacro al fianco, qualcuno a cui telefonare e con cui uscire, non ha importanza chi sia, basta che stia lì. Ci sono tutti i tristi presupposti per fare una tristissima fine. Nella mia testa c'è un'immagine molto chiara dell'inferno: io che vado a dormire tutte le sere con uno che non amo. Posso giurare su poche cose, ma su questa non ho alcun dubbio: è una cosa che non potrà accadere mai. "Troppo dotati spiritualmente per essere decorosi" - F.Dostoevskji |