Nick: NEVERLAND Oggetto: Vergogna!!! Data: 22/9/2003 18.16.41 Visite: 10
La guerra degli ultrà (di EMANUELA AUDISIO da Repubblica.it) Brutti, sporchi e cattivi. Da subito. Senza scuse: passamontagna, spranghe, bastoni. In cerca dell'inferno, subito trovato. Da veri Terminator del calcio, che spaccano cessi, rubinetti, lavandini. A caccia non di altri se stessi, di tifosi con una passione avversa, ma della polizia, diventata il vero nemico. Per fare a pezzi lo Stato, le sue nuove leggi che giudicano l'ultrà, non una simpatica canaglia, ma un delinquente disgraziato che rovina il pallone con la sua violenta malattia. Altro che pay-tv, altro che il nuovo che avanza con lo spettacolo in salotto da godersi con gli amici. Macché, siamo in Italy, ad Avellino, serie B, con la feccia camorristica napoletana dei rioni di Scampia e di Secondigliano che «vuole dare una lezione»: ai signori del pallone, della politica, dell´ordine. Non gentaccia mascherata da Zorro, ma gentaccia e basta, che aveva premeditato l´azione punitiva. E allora: un tragico Far West dove tutti picchiano e dove trenta agenti vengono massacrati in nome di un giovane ragazzo che precipita da una tettoia dove sono già passati in tanti, ma che a quel punto non regge più il peso. E arriva l´ambulanza, che però non può passare perché non si trovano le chiavi del cancello che separa gli spalti dal campo di gioco. L´Italia moderna, del calcio quotato in Borsa, degli stadi dei grandi architetti, è questa qui: un ragazzo in coma e nessuno che sa dove reperire il guardiano con le chiavi. Sui vigili del fuoco e sui poliziotti che lavorano con le cesoie per arrivare all´interno e prelevare il ferito cade una pioggia pesante di bottiglie e di bastoni. Lo stesso trattamento è stato riservato ai barellieri che sono spintonati, insultati, bersagliati da sputi. L´Italia del calcio sicuro - venite, venite bambini, i cattivi saranno puniti - è questa: migliaia di biglietti di curva nord rivenduti a prezzo maggiorato con un timbro della tribuna Terminio, cosa che ad Avellino ha creato un confusione infernale e uno sfondamento sulle scale d´accesso. Insomma, è andato tutto storto: organizzazione, biglietteria, prevenzione, struttura del plexigas che cede, polizia che in campo diventa preda dei violenti, spettacolo schifoso, come sempre quando trecento vigliacchi si mettono a picchiare e un ragazzo di vent´anni aspetta di riacchiappare una vita che se ne sta andando. Meravigliarsi? Stupirsi? E di che? Tutto abbondantemente preannunciato. Dai servizi segreti che l´avevano già detto quest´estate: un certo tipo di tifo legato alla criminalità, alle cosche, ad una perversa marginalità si sta riorganizzando. Ci sono una trentina di correnti nuove, pericolose, legate alla bassa politica che preoccupano. Ma il Grande Calcio quest´estate aveva ben altro da fare: scannarsi su Carraro, sul Tar, sulle false fideussioni, sulle volgarità di Gaucci e di quei politici che improvvisamente pretendevano protezione per la loro squadra del cuore, su chi aveva preso i soldi, su chi non ne aveva dati abbastanza, sul fatto che nella classifica dei belli c´era Beckam, ma gli italiani erano lontani. Veramente: un bell´esempio. E lo stato pensava di aver finalmente fatto il suo compitino, approvando una legge che da aprile non scherza più con chi è manesco in nome del calcio e di un falso tifo. Come se dopo decenni di violenze, di intrecci e di interessi particolari tra tifo e manovalanza criminale, di ricatti violenti, si potesse passare così, automaticamente, ad una nuova stagione che portasse civiltà, solidarietà e un po´ di umana pietà negli stadi. Adesso tutti dicono che non si può fare di più: non si possono inasprire le pene, non si possono militarizzare gli stadi, la società civile non può pagare le spese di weekend di straordinaria follia. Perfino i giocatori minacciati e spesso picchiati da questi teppisti osceni e archeologici, ma veri e feroci nella loro bestialità, negano di aver subito violenze. Nessuno vuole guai, tutti vogliono sopravvivere. La partita Avellino-Napoli deve ancora cominciare. Ma il bello è che già tutti sapevano come sarebbe andata a finire. Però hanno tutti chiuso gli occhi. VERGOGNA! ... per il tifo organizzato (e pagato) che manda in giro per l'Italia ragazzi pseudo-tifosi armati ... per quelli che hanno organizzato l'aggressione (perchè era organizzata) ... per le forze dell'ordine che fanno troppo spesso finta di non vedere (condizionate dalle troppe polemiche contro di loro) ... per le spranghe e altre armette "fiorite" in un attimo da sotto i sediolini ... per il calcio moderno, sempre più corrotto e snaturato ... per il Presidente Casillo, meschino ometto, che chiede i 3 punti a tavolino ... per una tragedia che poteva essere evitata! l'unica cosa sensata da fare e boicottare questa cosa che qualkuno ankora si ostina a kiamare calcio! |