Nick: Ulisse Oggetto: SATIRA e OT Data: 19/1/2004 19.58.35 Visite: 37
Sto uscendo fuori traccia, lo so ma ho sempre pensato che la satira è una guardia giurata della democrazia, e come tale va certamente preservata come si fa con i Panda. Secondo me però, il problema di questi ultimi anni è di comprendere cosa s'intende davvero per satira, quale definizione vogliamo associare a questa parola, ammesso che ne esista una di tipo universale. A quanto ne so, la satira è nata come unica valvola di sfogo per le culture oppresse dai totalirismi più biechi, e la sua forza devastante non ha trovato opposizione neppure nei periodi più oscurantisti della storia. Mi chiedo quindi perchè mai la satira non sempre trova il giusto spazio anche in Italia. Semplicemente perchè quella di cui stiamo parlando non è satira, ma è politica mascherata da satira. Si, d'accordo, la politica è praticamente ovunque. Per tradizione la satira dovrebbe "istituzionalmente" colpire il potere, ma l'anomalia di ciò che accade in Italia ci mostra come la Presunta Satira dei vari Rossi, Fo, Guzzanti, Lutazzi, Benigni etc. colpisca soltanto una parte politica ben precisa. Scusatemi se quindi mi permetto di chiamare, questa, <>, perchè al pari della Cgil si palesa solo nei "momenti utili". In poche parole niente scioperi durante i governi ulivisti, niente satira, niente di nulla. Calma piatta. Scusate il parziale OT e la controtendenza. ///U. |