Nick: ADP Oggetto: Purtroppo Data: 9/2/2004 23.50.35 Visite: 70
La gente, a Napoli, compra da salumieri che pagano garzoni a nero, compra in mercatini che evadono le tasse, si masterizza i dvd e si fotocopia la copertina, che fa più chic. Il problema non sussiste, fino al momento in cui non ci si rende conto che in effetti, le cose costano un po' di più di quanto si crede a Napoli, e non da quando è entrato in vigore l'euro. L'aumento di prezzo che ho notato io, non è sui beni alimentari (possi dirlo bene perché mi occupo della spesa) ma sugli "sfizi". Per dirne una, sabato sono andato a ballare in uno scatolone chiamato "History", avevamo dei pass e abbiamo pagato quasi un cazzo. Prezzo del biglietto intero: 20 euro. Una cosa del genere, con la lira, sarebbe stata scandalosa, come sarebbe scandaloso che alcuni baretti vendano cocktails a 5 euro (parent a diec bomb) come prezzo regolare della cosumazione (non "prima consumazione 5 euro", ma ogni consumazione 5 euro..). Meno gente avrebbe speso 45000 lire per un DVD originale, ok, questo è certo. Ma nessuno obbliga nessuno a comprare beni superflui. Io cerco di non comprare cose dai prezzi palesemente truffaldini, ma trovo (per esperienza mia) che quellli che più si lamentano, poi il sabato sono disposti a farsi inculare 50 bombe per locali del cazzo, o pagare 150 euro per un jeans diesel, e poi si lamentano che "la spesa costa di più" quando poi non è vero un cazzo. Trovo che gli aumenti circa i beni di prima necessità siano molto contenuti, e quelli "anomali" che ci sono stati o che si avranno tra poco (vedi alcuni cereali ecc) sono dovuti a cause climatiche (raccolti distrutti, per esempio) e non all'euro. |