Nick: NEVERLAND Oggetto: re:x Mojito_ Data: 26/3/2004 14.24.45 Visite: 87
Tralascio le offese perchè nn è così che si discute tra persone civili, tu hai aperto un post facendo una domanda a tutti gli utenti ed io ti ho risposto civilmente se lo scopo tuo era quello di aprire flame bene la prossima volta eviterò di dire la mia in un tuo thread visto che nn sai dibattere tranquillamente. Ora vengo pacatamente al dunque... io nn sono un imprenditore ma nella mia famiglia ce ne sono tanti (una di queste è mia sorella)... l'azienda di famiglia oggi è una S.p.A. con più di trenta dipendenti e su di noi checchè tu ne possa pensare ricadono le reponsabilità di loro e delle famiglie. I miei colleghi (operai e non) stamattina sono venuti a lavoro normalmente e nn perchè costretti o minacciati, qualcuno di loro pur di lavorare viene da Napoli e stamattina se avessi chiuso la puteca avrebbero trovato la serranda abbassata perdendo la giornata di lavoro e buttando le spese per la trasferta nel cesso. I miei clienti invece avrebbero avuto un disservizio nn potendo comprare le forniture per i loro lavori giornalieri. La mia azienda avrebbe perso i guadagni della giornata ricevendo problemi logistici per i giorni lavorativi a seguire e rischiando forse di minare il raggiungimento del budget mensile. Ora veniamo al personale... scusa ma tu che ne sai di me e della mia famiglia? Io sarò pure un figlio di papà ma nn è colpa mia se sono nato in una famiglia con un attività avviata e salda. Dietro le mie spalle ho una famiglia che ha gettato il sangue per 50 anni a lavorare per diventare quello che siamo oggi. Mio nonno aprì il primo negozio a Caserta quando qui c'era ancora solo campagna e si coltivava il tabacco. Mio nonno faceva avanti indietro da Napoli (è di Napoli) per andare a lavorare a Caserta e mia nonna ogni giorno gli portava il materiale urgente con il pulman per accontentare la clientela. Figurati che all'epoca pranzavano nel negozio e la sera poverelli tornavano a casa distrutti. Mia mamma e mio zio hanno iniziato a dare una mano al negozio da piccoli quando stavano ancora a scuola. Mio zio faceva le consegne con la vesparella o guidava il furgone senza patente. Anche loro hanno dato il sangue per l'attività e usando il cuore Napoletano sono entrati nelle grazie dei clienti Casertani che hanno decretato il loro successo aziendale. Da quel piccolo negozio sul corso trieste è nata un'azienda solita con una sede di più di 1.000 mq e con 5 punti vendita sparsi in provincia. Mio zio ha introdotto la tecnologia in azienda facendoci entrare nel futuro, ma mio nonno ancora oggi a 77 anni, anche se nn sa nemmeno accendere un computer è il primo ad arrivare a lavoro la mattina. Mia mamma anche un pò a causa del lavoro si è divorziata con mio padre che attualmente vife al Nord. Io e mia sorella siamo cresciuti autonomi fin da piccoli proprio perchè i miei la mattina e il pomeriggio andavano a lavoro. Io è dall'età di 20 anni che sto in ditta, i soldi in tasca li avrei potuti avere lo stesso ma nn mi andava di prendere in giro i miei parenti frequentando università per anni e inutilmente. Mio zio dalle consegne con la vespa oggi è il presidente di un Consorzio di Distributori Materiale Elettrico che conta oggi 69 aziende di distribuzione sul territorio italiano, suddivise in 43 Associati e 26 Affiliati, con ben 142 punti vendita... mio zio lo puoi considerare un imprenditore e me ne vanto. Tutta la mia famiglia attualmente lavora e nn si gratta le palle. Anche mia sorella oggi ha aperto la sua puteca (enoteca)normalmente. Ti auguro un giorno di avere successo e di aprire un'attività tutta tua, quel giorno spero nn lontano sarei felice di riparlare della questione scioperi insieme a te. |