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Nick: ^PhOeN\X^
Oggetto: re:Scelta di vita, vad
Data: 20/7/2007 12.13.27
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Premesso che procedo credendo in quanto affermi (perchè non troverei senso a dire quelle cose per menzogna...)
Personalmente un po di cose mi sfuggono...
a) se vivevi con (quasi sempre giusto) cosi tanto accanimento la difficoltà di trovare lavoro in Italia (in alcune zone in particolare) ...perchè hai scelto un indirizzo di studi che rendesse ancora più complicata la cosa? (scienze politiche)
Passione per l'argomento?
b) se la scelta è stata per passione.. un argomento del genere non ti "lega" (o dovrebbe legare) parecchio alla terra in cui lo hai studiato? (come passione..e anche come tue "capacità" attuali in quel settore...per le quali ti senti giustamente in diritto di lavorare)
c) se la decisione di andarsene è sempre stata possibile... e più o meno gia preventivata (non penso si sia scoperto ieri che tipo di difficoltà avresti avuto nel "fare la tua strada" qui) perchè con la passione in quel settore, e gli aiuti di cui puoi (e accetti) di usufruire non hai scelto di trasferirti direttamente per gli studi all'estero? (ottenendone di decisamente più specifici e utili per la tua vita lavorativa in quelle nazioni...e non avendo problemi di costi universitari...)
d) in tutto questo excursus sulle difficoltà in Italia, e sulla rapidità con la quale la tua meritevole amica ha trovato subito lavoro fuori (senza zii)... tu che vuoi "farti la tua strada" e "diventare qualcuno" cosi per "come ti meriti"... perchè invece di scegliere la strada della tua amica (se cosi ha fatto) di andare in un paese estero.. magari senza appoggio...senza finanze di sostegno... rimboccarsi le maniche in "ribellione" alle difficoltà di qui... ti rechi vitto e alloggio da uno zio ricco, facendoti aiutare da lui anche nell'immissione lavorativa ne più ne meno del "classico meccanismo italiano" (chiamiamolo cosi) ?
e) ...in tutto il discorso... le capacità economiche dello zio, o il valore strutturale dell'abitazione in cui ti recherai a vivere... che c'azzeccavano?
