Nick: Bardamu Oggetto: Messaggio spostato dai gestori in questo thread: Oggetto precedente: dare il buon esempio Data: 22/10/2008 14.7.31 Visite: 146
«Sono un po’ scettico sul linguaggio dei valori che sento in giro: vorrei vedere degli esempi perché è dagli esempi che può nascere qualcosa. La parola “esempio” non c’è più nella politica, mentre è una parola essenziale: l’esempio è la cosa più importante che si può chiedere a un politico» Vittorio Foa, da "le parole della politica", Einaudi 2008 MaryStar Gelmini: «La mia famiglia non poteva permettersi di mantenermi troppo a lungo agli studi, mio padre era un agricoltore. Dovevo iniziare a lavorare e quindi dovevo superare l'esame per ottenere l'abilitazione alla professione»
così ha giustificato la scelta di prendere l'abilitazione all'albo a reggio calabria
però io mo leggo dalla sua biografia che nel 2000 cioè nell'anno in cui ha preso l'abilitazione
lei era da ben due anni presidente del consiglio del comune di Desenzano del Garda. Nel 2000 fu sfiduciata da presidente del consiglio comunale per inoperosità.
Non credo che il presidente del consiglio comunale di un paese di 26 mila abitanti se la passi poi proprio male
"La sensazione era che esistesse un tetto del 30% che comprendeva i figli di avvocati e altri pochi fortunati che riuscivano ogni anno a superare l'esame. Per gli altri, nulla. C'era una logica di casta" Mo io devo pensare che in Italia il presidente del consiglio comunale non abbia la possibilità di far parte di quella casta visto anche il fatto che il padre non era un semplice agricoltore come lei dice ma bensì l'ex sindaco democristiano del comune di Milzano nonché proprietario di un'azienda agricola da cui lei ha ereditato con buona probabilità ha ereditato la passione per la politica e magari anche il pacchetto di voti che hanno reso una neo candidata prima degli eletti alle amministrative.
Andare in Calabria a prendere l'abilitazione come avvocato è cosa buona e giusta?
Renato Brunetta: Signor Presidente, sono d'accordo con il Ministro Brunetta sulla meritocrazia e sulla mobilità dei ricercatori giovani. Mi sono laureato nel 1979, ho lavorato negli Stati Uniti, alla scuola Normale, al Max Planck Institut e al CNR fino al 1988, anno in cui, a 33 anni, ho vinto il primo concorso libero per associati. Tuttavia esistono lunghi periodi, nel nostro Paese nei quali per molti anni, non ci sono concorsi; alla fine di questi periodi ci sono persone molto brave che non hanno mai avuto l'opportunità di un concorso libero. Ciò succede purtroppo anche ora, dopo cinque anni di ministero Moratti e due di ministero Mussi. Una delle ultime cose buone che ha fatto Mussi - lo dico da professore universitario - è stato il prevedere posti in più per i ricercatori universitari, che in parte il nostro Governo attuale - il vostro Governo - sta mantenendo, e lo stabilizzare molti ricercatori meritevoli negli enti di ricerca. Ora, quando per molti anni non sono banditi concorsi, fermare simili stabilizzazioni implica una catastrofe, e il Ministro Brunetta dovrebbe saperlo perché egli è diventato professore associato con i concorsi del 1981 detti anche «grande sanatoria» con i quali tutti quelli che, a vario titolo, erano precari nelle università, sono stati, con un concorso riservato, accettati come professori. Poiché la situazione odierna è assai simile prego il Ministro di riconsiderare molto attentamente ciò che sta facendo ai precari, almeno per quanto riguarda la ricerca.Egli, infatti, rischia di fare del male ad altri: di non far loro godere un beneficio del quale, in un certo senso, egli stesso ha goduto.( GIOVANNI BATTISTA BACHELET. Seduta n. 67 di mercoledì 15 ottobre 2008 \ Resoconto stenografico)
(ANSA) - TRIESTE, 12 GIU - Renato Brunetta, che ha annunciato battaglia contro i fannulloni nella P.A, e' stato tra gli europarlamentari italiani piu' assenteisti. Lo sottolinea il Piccolo di Trieste, che cita il sito web radicale 'Fai notizia', secondo cui il ministro si piazza al 611/mo posto come presenze tra gli europarlamentari, con una percentuale del 48,21%. Indici di partecipazione minori sono stati raggiunti da Pannella (47,14%), Di Pietro (44,29%), Veltroni (41,79%), Mastella (40%) e Dell'Utri (14,64%).
http://www.ansa.it/europarliament/news/2008-06-12_112238592.html http://www.camera.it/resoconti/dettaglio_resoconto.asp?idSeduta=67&resoconto=stenografico&indice=alfabetico&tit=00040&fase=00020#sed0067.stenografico.tit00040.sub00020.int00260
http://ircnapoli.com/forum/2964138-0-gelmini2-la-vendetta.html |