Nick: `ReVaN` Oggetto: re:solidarietà viscerale Data: 29/1/2009 16.46.34 Visite: 55
Infatti i domiciliari a questo servono. Sai bene che la norma parla di idoneità della misura a tutelare l'esigenza cautelare. E che, necessariamente, si deve partire dal basso e la custodia in carcere è una extrema ratio, prima di una condanna. Il reato è odioso e non c'è dubbio, ma in una FASE CAUTELARE sarebbe stata una forzatura la custodia carceraria, perchè gli arresti domiciliari sono idonei ad evitare la reiterazione, in un caso come questo (stiamo parlando comunque di una persona incensurata, immagino, che ha fatto il coglione sotto l'effetto di droga. I giudici hanno considerato inverosimile, evidentemente, che questo EVADA per andarsi a sballare in discoteca e stuprare qualcun'altra). Norme alla mano e valutato il caso concreto, quest'è. Se poi vogliamo parlare del fatto che si può non condividere la norma, è un altro discorso. Che però non c'entra nulla con il fatto che un Ministro cazzone manda gli ispettori a cap e mbrell o con il fatto che la televisione ha instillato nell'opinione pubblica l'idea che questa persona resterà impunita, che resterà a casa e che magari avrà pure un premio. Il fatto che gente come Buendia, che fessa non è, manifesti "solidarietà viscerale" sottointendendo una sorta di approccio maschilista nella decisione dei giudici, è una cosa che la dice lunga sul clima che si è venuto a creare. "Fino a quando l'azione penale è obbligatoria alle toghe non si può chiedere di non fare i processi; ai politici si può, invece, chiedere di saper scegliere natura, limiti, tempi ed efficacia delle leggi, non espedienti per eluderle". INTEL Q9550 @2,83GHZ, MB ASUS Maximus II Formula, 4GB DDR2 1066mhz, HD Velociraptor, POW nvidia GeForce GTX 280. |