Nick: NEVERLAND Oggetto: L'Amore Vince Ogni Cosa Data: 17/9/2004 13.7.52 Visite: 276
"Omnia Vincit Amor" diceva Virgilio (Egloghe, X, 69)... L'amore non conosce ostacoli. Riferimento all'onnipotenza dell'amore che supera ogni difficoltà. Letteralmente "l'amore vince ogni cosa". "Omnia Vincit Amor"
Questa incisione è di Agostino Carracci ed è intitolata "Amor Vincit Omnia". Che cosa vedete? Sul lato destro ci sono due donne nude (e vabbè). Sul sinistro un fanciullo che percuote un satiro grande e muscoloso. Quello, il fanciullo, è Amore. Amore non sta necessariamnete dalla nostra parte e dobbiamo combattere per sottrarre al suo dominio chi ci interessa. Ma Amore è un Dio troppo potente. Così come dice il saggio Virgilio, per quanto noi soffriamo, i nostri dolori lo lasciano indifferente. Così io anni fa ho combattuto e perso una battaglia col Dio Amore per Chiara e per farle perdere la testa per me, come allo stesso modo ognuno di voi ha combattuto e perso o vinto la propria guerra con lo stesso. E' tutto ciò una specie di avviso contro l'amore mal diretto? Ma come rinunciare alla propria passione, che potere abbiamo noi contro la forza che cerchiamo di combattere, dal momento che Amore vince ogni cosa? "Omnia Vincit Amor" Il detto omnia vincit amor quindi fa pensare anche che l'amore sia così potente che, sprigionando tutta la sua energia, potrebbe diventare pericoloso. È forse rivoluzionario essere felici, ecco perché bisogna mettere un freno alla felicità. Ma a questo punto una domanda sorge spontanea (Marzullo Rulez): Perchè il Carracci in questa incisione rappresenta due donne, quando una sarebbe stata sufficiente? Forse nella geometria dell'amore tutto è triangolare. Per ogni Mario e Chiara c'è un Peppe e per ogni Tonino e Alessandra c'è un Antonio. La lingua del desiderio è biforcuta, ma possiamo anche baciarne due e amarne una sola. Amore traccia le linee che uniscono tra loro gli esseri umani come se unisse delle stelle per formare arbitrariamente delle costellazioni. Dal vertice di ogni triangolo ne nasce un altro, finchè la realtà non diventa altro che una fitta rete di storie intessute da Amore, dalla quale nessuno può sfuggire. A volte crediamo che ognuno di noi ha la storia d'amore suprema scritta nei geni, dal destino o dallo stesso Amore. Così il triangolo d'Amore è formato dalla donna/uomo che noi crediamo il nostro vero e unico amore supremo, da noi stessi e da un'altra donna/uomo forse più vera/o e nn idealizzabile rispetto all'altra/o. Ma il triangolo può essera anche formato dalla donna/uomo che noi crediamo il nostro vero e unico amore supremo, da noi stessi e dalo stesso Amore. Il triangolo si sgretola solo quando ci si accorge che uno dei due vertici è irrangiungibile e immaginario o quando riusciamo a sconfiggere Amore strappandogli la persona amata. Solo così il triangolo si sgretola e al suo posto rimangono due puntini separati dalla più piccola distanza possibile. In poche parole è meglio amare qualcuno che possa ricambiare il tuo amore che combattere una guerra eterna contro l'invincibile Amore... è meglio sgretolare il Suo triangolo. Ma la storia nn finisce lì, certo ci possiamo godere la vittoria per un pò di tempo (che è variabile e mai certo o definibile) ma poi la lotta ricomincia. Si perchè c'è anche il Tempo che ha un effetto su di noi. Il Tempo ha su di noi l'effetto di una centrifuga che ci scaglia sempre più lontano. Come tutte le cose dell'universo, sin dalla nascita, anche noi siamo destinati ad allontanarci gli uni dagli altri. Il Tempo è solo il metro con cui misuriamo la separazione. Se siamo solo particelle fluttuanti nel mare della distanza, esplose dal nucleo originale, ci deve essere una spiegazione scientifica per la nostra solitudine. Ma nn si può certo credere ad una cosa così triste quindi è come nel mito del vaso di Pandora... appena ne sollevi il coperchio dall'interno escono tutte le malattie, tutti i dolori, tutte le brutture e tutti i vizi. E, tutti rapidi, inafferrabili, violenti, escono dal vaso irrompendo nelle case tranquille degli uomini. Così il vaso dopo sembra vuoto. Pandora però ci guardò lo stesso all'interno: c'era ancora un grazioso uccellino azzurro; era la Speranza, l'unico bene rimasto ai mortali a conforto delle loro sventure. Giove aveva punito gli uomini con la curiosità rovinosa di Pandora, aveva voluto che i Mali fossero liberi di causar loro infiniti castighi, ma aveva anche donato alla vita travagliata che egli stesso aveva imposto all'umanità, un dolce azzurro conforto: la Speranza che non abbandona nessuno. La stessa cosa la fa Amore... "Amor vincit omnia..." "l'amore vince ogni cosa...". ma Virgilio continua... "...et nos cedamus Amori" "...e anche noi ci arrendiamo all'amore". E anche noi ci arrendiamo all'amore e l'Amore diventa simile alla speranza e la battaglia d'amore in sogno o Hypnerotomachia aiutata dalla speranza continua in eterno... così dall'alto le due divinità Amore e Speranza ci guardano sorridendo e continuano a beffarsi di noi. Tratto e Basato sulle seguenti Fonti: Egloghe, X, 69 - Virgilio Amor Vincit Omnia - Incisione di Agostino Carracci Hypnerotomachia Poliphili - Francesco Colonna Il Codice del Quattro - Ian Caldwell & Dustin Thomason Il Mito del Vaso di Pandora Un grazie particolare al mio professore d'Italiano di Liceo che mi ha sempre incantato con discorsi del genere e senza il quale nn avrei mai coltivato alcuni intreressi culturali un pò particolari. |