Nick: ilBuio Oggetto: re:IMPORTANTE E Data: 10/2/2005 17.17.22 Visite: 13
Mi accorgo in ritardo che un forum col topic analogo al mio già c'era- Copio e incollo quello che ho scritto su foibe e dintorni, con correzioni suggeritemi. La tragedia degli italiani infoibati (la cui maggioranza era composta da civili, donne e bambini) è un crimine da ricordare, affinché non si ripeta. Il fatto che per molti anni di questa tragedia, che ci toccò così da vicino, non si è parlato è negativo e sbagliato. Una democrazia compiuta dovrebbe saper sempre fare i conti col passato. La causa di questa "rimozione" però è facilmente comprensibile. L'Italia del dopoguerra non era affatto una democrazia compiuta, bensì una fragile democrazia appena costruita. Si usciva da vent'anni di dittatura. Di potere conquistato con la violenza, con i disordini, con gli omicidi politici. Era appena nata (con molte difficoltà, che ancor oggi perdurano) la libertà di stampa. Fra le tante tragedie da cui si usciva, c'era quella della guerra. Un'avventura insensata costata milioni di morti. Tutte le nostre maggiori città bombardate. L'industria in ginocchio. L'inflazione al 300%. L'ordine pubblico distrutto. Le morti per fame (in Basilicata, Molise, Campania e Sicilia). Chi ebbe la brillante idea (e la responsabilità) di scatenare tutto questo? Il regime fascista e Mussolini personalmente. Quando si pensò che con poche centinaia di morti e una dichiarazione di guerra alla Francia già sconfitta da Hitler (!!!) ci si sarebbe potuti sedere al tavolo della pace dalla parte dei vincitori. Invece la guerra, alla quale il paese non era preparato e di cui non si capiva lo scopo) fu persa nel peggior modo possibile (e questo basterebbe a fare di Mussolini un pessimo statista). Mi si dirà: "Cosa c'entra con le foibe?" C'entra. Perchè se non ci fosse stata l'assurda ed illogica entrata in guerra dalla parte sbagliata. Se ci si fosse dichiarati anche solo neutrali (come fece perfino la spagna franchista), senza neanche richiedere l'eroismo di opporsi alla follia nazista, non sarebbero state possibili rivendicazioni territoriali da parte della Yugoslavia. Ciò per due motivi. Da una parte, l'esercito nazionale italiano non sarebbe stato impegnato in disastrose ed idiote campagne (come quella di russia, di grecia e del nord africa) e avrebbe potuto dedicarsi a difendere i confini e la popolazione. In secondo luogo, ed è l'argomento più importante, le forze comuniste che si trovavano in Yugoslavia non avrebbero avuto l'interesse ad aprire un nuovo fronte, quando già si trovavano a combattere una guerra civile ed una guerra contro i tedeschi. Infine, c'è da ricordare che il disastro delle foibe si è potuto realizzare e poi dimenticare, anche perchè le potenze vincitrici (tra cui non solo Russia e Yugoslavia, ma anche Francia -che avevamo attaccato a tradimento- Inghilterra e Stati Uniti), ancora prima che la guerra fosse finita (nel 1944), si accordarono affinchè l'Italia perdesse definitivamente l'Istria e la Dalmazia e parte della città di Gorizia, come punizione e risarcimento per la guerra. E' comprensibile allora (ma non giustificabile) che la repubblica nata dalla resistenza antifascista, non abbia dato la giusta memoria ai nostri morti nelle foibe. Quei poveri morti innocenti, ricordavano, senza colpa, la terribile responsabilità fascista. Gli storici -anche stranieri- concordano sul fatto che l'idea di patria, in Italia è morta a causa del fascismo e dei tragici errori che quel regime commise. Eppure i padri della nostra costituzione, seppure per questi motivi non ricordarono, hanno fatto qualcosa che rende estremamente più difficile il ripetersi delle foibe: hanno creato l'Europa. Paesi che per secoli si sono combattuti, da sessant'anni -con grandi difficoltà- cooperano. Oggi non vi sono più frontiere ed abbiamo il diritto di spostarci liberamente. I paesi che avevano pretese territoriali contrapposte (in primis Francia e Germania sull'Alsazia-Lorena) adottano politiche comuni. Perfino i paesi della ex-Yugoslavia comunista, sono oggi in fila per entrare nella UE e nell'area dell'euro. La città di Gorizia che fu tagliata in due, oggi si può nuovamente attraversare liberamente. Non tutto è perfetto (ovviamente), ma stiamo meglio e siamo più liberi. E questo non lo dobbiamo al fascismo (che anzi fu tra le cause delle foibe) o ai suoi nostalgici (come l'antico MSI), ma a quegli uomini di diversi partiti e non solo di sinistra (penso a De Gasperi) che forse dimenticarono, ma seppero iniziare a costruire la democrazia. Quella stessa democrazia, che oggi tocca a noi migliorare. |