Nick: seth Oggetto: re:bravo diego Data: 10/2/2005 19.55.36 Visite: 5
è stato detto: PERCHE' TITO NON ESSENDO ALLINEATO CON I COMUNISTI ERA VISTO DI BUON OCCHIO DA COLORO I QUALI CI HANNO GOVERNATO PER TANTI ANNI E CIOE' I DEMOCRISTIANI
Da "Liberazione" del 26 novembre 2000. "Dove sta la verità? Sulla tragica questione foibe siamo dunque ancora alla "donna velata"; non solo sulla sua qualificazione, ma anche sulla sua reale entità. E' però utile chiedersi come mai l'intera vicenda sia rimasta un capitolo oscuro, un capitolo rimosso per tanto tempo. Chi ha avuto l'interesse a lasciarlo nel buio? In primo luogo - è la risposta degli storici - l'interesse è degli angloamericani. Quando infatti nel 1948 si consuma la rottura tra Tito e Mosca e l'Occidente guarda al Maresciallo come a un possibile prezioso alleato contro l'Urss, viene lasciata cadere ogni idea di approfondire i fatti del 1945: "la spiegazione fornita da Belgrado circa il carattere politico delle eliminazioni e la generale colpevolezza dei morti, diventa una sorta di versione ufficiale accettata dalla diplomazia occidentale che non ritorna sull'argomento". In secondo luogo "a rimuovere" è il governo italiano con De Gasperi che non gradisce affatto di accendere i riflettori sulle umilianti condizioni accettate per il territorio libero di Trieste (che resterà in mano alleata sino al 26 novembre 1954): "il silenzio storico sulle foibe diventa funzionale al silenzio sul trattato di pace e sulla diminuzione della sovranità nazionale". Infine, l'interesse a mettere a tacere è anche del Pci, niente affatto portato a tornare su una questione "che evidenzia le contraddizioni fra la nuova collocazione di partito nazionale, la vocazione internazionalista e i legami con Mosca". Foibe. E' il caso di parlarne". (Maria R. Calderoni). |