Nick: paps46 Oggetto: re:Cellule staminali Data: 20/5/2005 15.19.52 Visite: 9
Io non credo che la strada della ricerca sulle staminali embrionali sia l'unica percorribile per la ricerca, ma credo che sia importante capire quali siano le sue prospettive... Se vinceranno i SI, ribadisco, la ricerca scientifica sarà consentita soltanto su quella serie di embrioni che, congelati perché soprannumerari, sui quali sarà sicuro il fatto che i genitori non avranno mai intenzione di utilizzarli per finalità riproduttive. Si tratterebbe inoltre di embrioni mal riusciti, non per forza ammalati eh... ma di embrioni che, se utilizzati per finalità riproduttive, difficilmente e per problemi legati alla loro "salute" riuscirebbero ad attecchire dando vita a una gravidanza. Non si tratta di rubare la vita a qualcosa (vita o non vita che sia, non conta in questo caso) che avrebbe potuto divenir gravidanza. Ma di dare una utilità sociale, umana, e bella, a del materiale biologico che mai diventerà materiale umano. La materia referendaria è delicatissima, ed è giusto che ti pianga il cuore ma è giusto anche che si svisceri l'argomento tanto bene da comprendere quali siano effettivamente le implicazioni tecniche delle norme attualmente in vigore. Per esempio, io sono un referendario convinto ma ho dei serissimi dubbi sul fatto che sia lecito impostare il discorso del diritto alla salute come "non nascita di bambini malati". Credo che sia un discorso, per la mia etica e per la mia morale, valido soltanto per malattie incurabili. Ci sono tante malattie effettivamente curabili, invece, per le quali non credo sia necessario ricorrere al non nascere, per ottenere il non soffrire. Il diritto alla salute per me è un diritto alla cura e alla curabilità. Le pratiche regolate così strettamente dalla legge devono essere consentite con minori e più oculate restrizioni, perché sono pratiche deliberate e deliberabili nelle loro evoluzioni solo dalle singole coscienze di chi ne ha bisogno e dalla competenza del medico che analizza il singolo caso... La legge serve per definire i limiti giusti, senza invadere né la coscienza dei singoli né la deontologia professionale del medico. E' giusto impedire che siano creati embrioni apposta perché siano utilizzati per la ricerca, è giusto impedire che alle tecniche non accedano persone in età non fertile... ed è giusto che sia vietata la clonazione umana riproduttiva (cosa diversa da quella terapeutica). Ma una legge umana, e che pretenda di essere applicabile, non può spingersi sino a dove si spinge questa legge, ossia a impedire l'esercizio della singola sensibilità. 4 SI. |