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Nick: NEVERLAND
Oggetto: Capitolo 8 - "Tra sogno e realtà: Oggi Sposi!"
Data: 26/11/2003 17.48.47
Visite: 552

Capitolo 8 - "Tra sogno e realtà: Oggi Sposi!"

"Mai provata la sensazione di non sapere se sei sveglio o stai ancora sognando?"

"Quello che c'è là fuori già lo conosci. E' come quella strada, sai esattamente dove porta...
e io so che non è qui che tu vuoi stare."

"Io posso condurti fino alla soglia, ma la porta devi varcarla da solo."

8.1 - Il Sogno

All'improvviso tutti quegli eventi, quelle immagini, quelle figure incominciarono a girare vorticosamente nella sua testa...sempre più veloce, sempre più veloce, sempre più veloce.
Vittorio riusciva ancora a distinguerne i contorni e a riconoscere alcune persone care in quella caotica girandola che aveva preso vita nel suo cervello.
Poteva vedere Pierlugi, il caro amico Pierluigi, che indossava un camice, un camice bianco.
No, no, forse si stava sbagliando quello non era un camice ma comunque riusciva a leggere chiaramente la targhetta di riconoscimento che era attaccata al suo taschino. La targhetta portava inciso un nome a caratteri cubitali: Dottor. Gianfranco Bonesso!
Pierluigi era al centro della sua visione e abbracciava due donne...Sara e Chiara.
Davanti all'improbabile trio c'era un bambino.
Vittorio stranamente sapeva che si chiamava Andrea anche se era la prima volta che lo vedeva in vita sua!
Tutt'intorno, disposte circolarmente, "Dodici" figure vestite di nero e incapucciate.
Una radio lontana trasmetteva febbrilmente questa notizia a ripetizione:

NOTIZIA ANSA. Tragica rapina stamane alla filiale del Monte dei Paschi di …
A seguito della sparatoria scoppiata tra i poliziotti giunti sul luogo sono rimasti uccisi due malviventi: Samir bel Sahif, marocchino di 23 anni e Mario Terzapi, 35 anni, milanese, quest'ultimo già noto alle forze dell'ordine.
Uno degli agenti della volante è rimasto ferito ad una spalla.
Due dei quattro rapinatori hanno bloccato un passante e sono fuggiti su un'auto risultata rubata.
La polizia ha comunicato da poco il nominativo dell'ostaggio: Pierluigi … di anni … rappresentante.

Fuori dal cerchio dei "Dodici" si potevano scorgere con un pò di difficoltà cose e persone: una chiesa, una banca, una vecchia casa di campagna, una Fiat Uno bianca, un commissario con in mano una rubrica telefonica, un marocchino e alcuni rapinatori armati che correvano inseguiti da un cane mentre impugnavano le loro armi con gesti di sfida.
Il cane non era un cane qualsiasi ma il suo dolcissimo Nutella!
Le immagini continuarono a girare sempre più vorticosamente fino a diventare solo una macchia nera.
Alla fine non restò che il buio, la spettrale oscurità.
Il tempo sembrava essersi fermato e Vittorio non sapeva come reagire avvolto in quel mondo senza luce.
All'improvviso apparve un lampo, uno squarcio luminoso e una donna fatta di luce che gli stava tendendo una mano come per portarlo in salvo lontano dal buio.
Vittorio allungò la mano e l'afferrò...

8.2 - La Realtà

-- Drriiiiinnnnnnnnnn, Drrrinnnnnnnnnnnnnnnnnnn! -- un telefono stava squillando.

Vittorio si alzò di scatto svegliandosi con la mano destra tesa in avanti.
Era madido di sudore e respirava velocemente mentre il cuore gli batteva violentemente in petto.
Si portò le mani alla testa.
Che diavolo aveva sognato? - pensò - Come aveva potuto il suo subconscio fargli pensare e sognare tutte quelle cose strane e assurde? Doveva ancora sposarsi con Sara e già aveva sognato il suo divorzio...perchè?
Sara la sua Sara, che di lì a poco sarebbe stata sua moglie, Sara la sua dolce Sara che aveva una relazione segreta con il suo amico Pierluigi.
E chi era veramente il suo amico Pierluigi oltre che l'amante della sua donna e un dannatissimo traditore?
Era forse anche un pericoloso criminale?
Pierlugi Bonera non era quel che sembrava, nel suo sogno si chiamava Gianfraco ed era il marito scomparso di Chiara la sua ex.
Chiara la donna che più aveva amato in vita sua, Chiara che aveva avuto un figlio da Pier...Gianfranco...e lui non ne aveva mai saputo niente!
Com'era possibile? Che diavolo stava succedendo nella sua testa? E infine perchè aveva sognato tutte quelle scene assurde?
Quella rapina, il sequestro di Pierluigi e quelle improbabili storie di spionaggio e di traffici illeciti...cosa significava quel sogno assurdo?
All'improvviso una frase letta o sentita da qualche parte gli rimbombò nella testa:
- "Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da un sogno così non dovessi più svegliarti? Come potresti distinguere il sogno dalla realtà?"
Merda - pensò - mica stava diventando simile a quei tipi visionari e strafatti che incontrava sempre alle feste di Penelope?
Ma a cosa stava pensando maledizione...se non avesse mai partecipato ad uno di quei particolarissimi party forse non avrebbe mai avuto la possibilità di incontrare Sara.
Il cervello pulsava veloce nella testa creandogli un dolore lancinante.
Doveva smetterla di vedere quelle dannatissime soap opera ad ora di pranzo, doveva smettere la notte di inebetirsi con tutti quei DVD di film d'azione e spionaggio!
Cazzo...quella roba gli stava fottendo il cervello se era in grado di fargli sognare tutto quel ben di Dio!
Che fantasia che aveva - pensò - sarebbe stato uno scrittore o uno sceneggiatore di successo se solo avesse voluto.
Si, se solo avesse voluto...ma in fondo perchè no?
Con tutte quelle strambe idee, che gli passano ogni tanto nel cervello, avrebbe potuto scrivere un libro tranquillamente e forse avrebbe anche potuto guadagnarci qualcosa...magari un giorno sarebbe diventato davvero famoso!
Mentre pensava tutto questo Vittorio abbassò lo sguardo verso il tavolino che aveva di fronte.
C'era una bottiglia del suo Rhum preferito, era quasi vuota, forse doveva smettere anche di bere una volta per tutte.
Si era addormentato come al solito mezzo ubriaco sul divano e con la TV accessa.
Ecco perchè gli faceva così male la testa e tutto girava.
Certo ma allora perchè aveva nuovamente sognato qualcosa?
Lui non poteva più sognare, era ormai immune ai sogni e nemmeno un bicchierino di rhum in più avrebbe potuto cambiare quel dato di fatto.
Alla TV stava passando la solita telepromozione dei materassi ortopedici.
Quanto odiava quella fottutisima telepromozione ma perchè un cazzutissimo materasso ortopedico doveva essere venduto in TV?
Non era mai riuscito a spiegarselo e forse non se lo sarebbe mai spiegato.

8.3 - La telefonata di Pierluigi

-- Drriiiiinnnnnnnnnn, Drrrinnnnnnnnnnnnnnnnnnn! -- ancora il telefono.

Il telefono tornò a squillare distraendo Vittorio da tutti quegli assurdi ragionamenti che stava facendo.
Si alzò di corsa per rispondere.
- "Pronto?" domandò con voce impastata quasi come se le parole facessero fatica ad uscirgli di bocca.
- "Vittorio...sono Pierluigi ma che fine hai fatto? Sono due giorni che non ti fai vedere...dove ti trovi adesso? Ti vuoi sbrigare..." disse Pierluigi con voce preoccupata e ansiosa.
- "Ciao Gianfr...ehmmm...Pierluigi...cortesemente potresti abbassare il tono della voce che ho un mal di testa assurdo?" farfugliò Vittorio in tono supplichevole.
- "Come cavolo faccio a stare calmo se tu non stai ancora qui? Non vorrai mica far soffrire
Sara?" domandò Pierluigi con voce quasi minacciosa.
Sara... - pensò Vittorio - ecco qui, i nodi vengono al pettine, ora questo stronzo mi dirà di avere una relazione con la mia Sara e io sarò costretto a rompergli la testa.
- "Che c'entra Sara? Che cosa stai cercando di dirmi Pierluigi?" chiese Vittorio perdendo le staffe.
- "Che giorno è oggi Vittorio?" domadò tranquillo Pierluigi.
- "Che cazzo ne so che giorno è oggi, che cazzo me ne fotte dimmi piuttosto che vuoi dalla mia Sara?" Vittorio stava ormai iniziando a sclerare sul serio.
- "Ehi siamo nervosetti stamattina eh? Comunque io non voglio niente dalla tua Sara, però sono convito che lei vorrebbe la tua testa su di un piatto d'argento se tra circa quarantacinque minuti non ti presenterai in chiesa!" rispose Pierluigi cercando di non ridere.
In chiesa? Che giorno era oggi? Che diavolo vuole dirmi Pierluigi? - pensò dubbioso Vittorio.
Guardò il calendario appeso di fianco all'armadio e in quel momento vide il vestito grigio seta, appeso ad una gruccetta, che qualche settimana prima aveva comprato insieme a Sara.
Riuscì a trattenere a forza nuove bestemmie per il capitale che aveva speso per comprarlo, ma in fondo ne era valsa la pena, lui doveva essere lo sposo più bello che si era mai visto da quelle parti!
Sposo? Cazzo, cazzo, cazzo ecco che cosa doveva fare quella mattina, ecco perchè la sveglia non aveva suonato prima per fargli raggiungere in orario lo studio!
Merda oggi doveva sposarsi...doveva sposarsi con Sara! - questi pensieri lo riportarono subito alla realtà.
- "Sto arrivando Gianfranco...sto arrivando aspettatemi!" disse riappendendo velocemente la cornetta.
Pierluigi con il cellulare ancora in mano rimase confuso - Gianfranco mi ha chiamato Gianfranco? No, non può essere...che lui...no, no è impossibile! Ah Vittorio, Vittorio quando smetterai di distruggerti il cervello con l'alcool, quando inizierai a maturare finalmente? - si chiese mentre salutava alcuni amici che eranoappena arrivati fuori la chiesa.

8.4 - Vespa Special

- "Devo fare presto, devo fare presto!" disse Vittorio pensando ad alta voce.
In 10 minuti aveva fatto una doccia veloce per schiarirsi le idee e rendersi presentabile.
Si guardò allo specchio e notò con soddisfazione che la barba non si notava nemmeno e che ai capelli bastava un pò di gel per sistemarli a dovere.
Per una volta era stato coscienzioso ed era andato dal barbiere la sera prima proprio per non trovarsi in ritardo il giorno più importante della sua vita.
Si vestì rapidamente buttandosi la cravatta al collo senza annodarla, ancora non era riuscito ad imparare a fare uno strafottutissimo nodo di cravatta e forse non avrebbe mai imparato.
Si riguardò allo specchio soddisfatto...il vestito gli rendeva giustizia era proprio un gran figo!
L'unica nota dolente erano quelle scarpe classiche ai piedi. Le guardò intristendosi all'istante!
Un quarantaquattro di piedi non dava alla scarpa classica un'estetica e un impatto visivo piacevole e poi Vittorio non indossava mai scarpe classiche.
Non ci sapeva camminare, si era sempre sentito goffo e impacciato con quelle barche ai piedi.
Con aria affranta guardò le sue Silver gettate ai piedi del letto e imprecò dentro di se - ma per quale fottutissima ragione un cristiano non poteva mettere un bel paio di comode scarpe da ginnastica sotto un vestito elegante? Quale merdosissima legge proibiva un'abbinameno del genere?
Ma a proposito di scarpe il tempo "incalzava"...era tardi, era tardi maledizione non aveva modo adesso di rimpiangere le sue amate Nike!
Ora c'era un solo problema...doveva raggiungere la chiesa e il più in fretta possibile!
Non era il caso di usare la sua macchina così per fare più presto optò per una corsetta con la sua fidata Vespa Special!
Mentre Vittorio stava per chiudere la porta di casa il suo cellulare iniziava a muoversi magicamente sul tavolino vicino alla bottiglia di rhum. Aveva escluso la suoneria la sera prima per non essere disturbato e cercare di riposare il più possibile.
Il telefonino smise di agitarsi dopò un bel pò di tempo, sul display compariva la trentesima chiamata persa, tutte le chiamate erano state fatte dalla stessa persona.
Quella persona nella rubrica del suo cellulare era memorizzate come "Principessa", quella persona era Chiara.
Vittorio corse in garage e in un lampo fu in sella alla sua Vespa accesa.
Lasciò il casco per terra, oggi poteva farne a meno, era riuscito a pettinarsi quei quattro capelli che gli erano rimasti e mai e poi mai li avrebbe fatti ammaccare da un dannatissimo casco.
Vittorio teneva più ai capelli che alla sua stessa vita e poi mica poteva comparire nell'album fotografico del suo matrimonio con i capelli spettinati?
Avrebbe dovuto dare spiegazioni a tutti i parenti e amici che avessero guardato quelle foto.
Tutti avrebbero formulato con aria dubbiosa la stessa fottutissima domanda:
"Come mai eri spettinato?"
No meglio 1, 10 multe e 5 punti sulla patente che essere costretto ad ascoltare quella domanda per il resto della sua vita.

8.5 - Banche e Bancomat

Dopo 10 minuti di corsa sfrenata Vittorio si trovò fuori la chiesa, all'esterno c'erano parecchi invitati che parlavano, bisbigliavano o fumavano annoiati.
Molti di loro sembravano preoccupati e pensavano che Vittorio quella mattina non si fosse mai presentato al matrimonio.
Quasi tutti furono sollevati nel vederlo arrivare e un sorriso illuminò i loro volti quando notarono la Vespa.
All'improvviso una macchina schizzò ad altissima velocità da un vicoletto adiacente, era una sgangheratissima Fiat Uno bianca, il vecchio modello.
Alla guida c'era Mario Terzarpi, al suo fianco Samir bel Sahif, dietro altri due loschi figuri che nascondevano delle armi sotto ai sedili.
I quattro quel giorno dovevano rapinare la filiale del Monte Dei Paschi Di Siena proprio nei pressi della chiesa.
Stavano quasi per travolgere Vittorio e la sua Vespa ma riuscirono ad evitarlo all'ultimo secondo per poi sgommare e ripartire verso la loro destinazione per attuare i loro sporchi piani.
Vittoriò gli bestemmiò contro, lui conosceva quei quattro ceffi...li aveva già visti nel suo dannatissimo sogno.
Ma in quel momento non c'era tempo per pensare o per fare qualcosa, doveva partecipare ad un matrimonio...il suo matrimonio!
Appena vide Vittorio parcheggiare Pierluigi gli corse in contro veloce.
- "Finalmente sei qui...ad un certo punto avevo quasi pensato che avessi deciso di non sposare più Sara." disse Pierluigi cercando di trattenere un espressione di gioia dal suo viso e iniziando a fare velocemente il nodo alla cravatta dell'amico.
- "Mi spiace se vi siete preoccupati ma ho avuto un piccolo contrattempo..." - rispose velocemente Vittorio.
Ti sarrebbe piaciuto vero Pierluigi? Così avresti avuto campo libero con Sara...ma invece eccomi qui...quindi rassegnati...Sara è mia! - pensò mentre si controllava la cravatta.
Pierluigi sembrava incupirsi a vista d'occhio e quando si accorse che Vittorio stava iniziando a fissarlo sospettoso parlò con voce tremolante.
- "Ehmmmm ho finito le sigarette e non ho un soldo in tasca, qui dietro c'è una filiale del Monte Dei Paschi vado a fare un bel bancomat. Compro le sigarette e torno subito! Tu entra in chiesa che tra poco arriva Sara e dovrai assolutamente farti trovare davanti l'altare...altrimeni chi la sente quella pazza!"
Vittorio fissò Pierluigi con un pò di pietà, forse lui provava davvero qualcosa per Sara anche se tentava di nasconderglielo, poi si ricordò del sogno e parlò con voce sicura.
- "Pierluigi, Pierluigi vorresti perderti il mio matrimonio per delle maledettissime sigarette?
Che fretta c'è le puoi comprare più tardi...eccoti 10 euro! Io credo che oggi sia meglio evitare le Banche specialmente quella qui dietro! Sai agli sportelli ci sono solo due persone e sono pure delgi emeriti incapaci anche molto scostumati, inoltre ho sentito dire che c'è uno sciopero in atto da un pò di giorni e che quindi tutti i bancomat della zona sono completamente scarichi di contante!
Risulterà ovvio quindi che per fare un prelievo all'interno ti ci vorrebbero delle ore e se non te ne sei ancora accorto questo è anche un orario topico per le banche!
Tu devi assistere al mio matrimonio e quindi non hai tutto quel tempo da perdere giusto?"
- "Vabbè Vittorio, anche se non ti riesce proprio mentire non mi allonterò dalla chiesa promesso..." - rispose un Pierluigi piuttosto inebetito dagli strani discorsi di Vittorio.
Vittorio strizzò l'occhio a Pierluigi e si voltò veloce per entrare in chiesa.
La chiesa era una di quelle semplici, adornata con il minimo indispensabile, lui e Sara l'avevano preferita proprio per quello.
Dopo tutto quello che avevano passato a causa dei problemi di droga di lei ora non cercavano altro che serenità...serenità e semplicità.

8.6 - Un matrimonio per Sara e Chiara

Dopo quel primo incontro a quella festa particolare Vittorio era riuscito a rivedere Sara grazie alle dritte di Penelope e l'aveva potuta apprezzare in un ambiente più normale.
Era una delle donne più sexy che avesse mai conosciuto, solo guardarla a volte gli provocava
eccitazione, ma Sara aveva i suo problemi con gli acidi...i loro primi mesi insieme non furono dei più facili.
A volte Vittorio sembrava più il fratello maggiore che il ragazzo di Sara, le diceva sempre cosa fare e come farlo, cosa non fare e come non farlo...lo faceva perchè si era preso a cuore la sua situazione e voleva aiutarla.
Era dannatamente attratto da lei e in poco tempo senza rendersene conto incominciò a provare per lei un gran sentimento d'affetto.
Quante volte fu costretto ad andarla a prendere nel cuore della notte in qualche luogo di perdizione perchè talmente fatta da non poter tornare con le proprie gambe a casa.
Quante litigate avevano avuto a causa degli acidi, ma alla fine Sara fece la sua scelta...
scelse l'amore e l'unica persona che avesse mai avuto una parola buona per lei, l'unica persona che l'aveva aiutata senza chiederle nulla in cambio.
Scelse Vittorio e quando si rese conto della scelta fatta non assunse più un Trip in vita sua.
Vittorio pensava a tutto ciò mentre si avviava lentamente verso l'altare a prendere posizione.
D'improvviso mentre osservava i vari e pochi invitati che avevano preso posto in chiesa notò Chiara seduta in mezzo agli altri.
Chiara? - pensò tra se -
Com'era bella Chiara...anche adesso in quel preciso momento, anche se non era vestita a festa ed era poco truccata.
Aveva il volto stremato...sembrava pallida e stanchissima.
La fissò in quegli occhi simili a quelli di una gatta...erano gonfi e rossi doveva aver pianto parecchio negli ultimi giorni.
Chiara la sua ex, l'unica donna che avesse mai amato in vita sua.
Si certo lui voleva bene anche a Sara ma era diverso...l'aveva incontrata qualche anno dopo che
Chiara l'aveva lasciato.
Una sera come tante, un'uscita come tante ma nel momento in cui Vittorio la stava per riaccompagnare a casa Chiara esclamò senza preamboli:
- "Vittorio,...mi...mi sono innamorata di un altro...si chiama Ma..Mauro...mi spiace...non...ti...non ti amo più...per favore non rendere tutto più complicato...non ch..chiamarmi più e non...ce..cercarmi più...voglio evitarti questa sofferenza...credimi lo faccio solo per il
tuo bene...sarai sicuramente più fe..felice senza di me!"
Dopo due mesi da quella sera Chiara scomparve dalla circolazione...si era trasferita, nessuno sapeva dove fosse andata e con chi, nessuno aveva più il suo indirizzo o un suo numero di telefono e anche il suo vecchio numero di celluare era stato disattivato.
A nulla valsero le sue ricerche e suoi mille affanni...Chiara sembrava essere scomparsa nel nulla!
Ma un giorno dopo 5 anni la rincontrò di nuovo in città...quasi per caso.
Lui era in giro con Sara e nessuno dei due salutò l'altro.
Ad un certo punto però lei gli sorrise quasi senza accorgersene e lui automaticamente ricambiò quel gesto con una strizzatina d'okkio!
Ma cosa stava pensando? Ormai aveva Sara e stava per sposarsi con Sara e poi Chiara l'aveva abbandonato per un altro...amava quell'altro e non si era più fatta viva per 5 anni, 5 lunghissimi, fottutissimi anni!
Si però lui non amava Sara, non nello stesso modo in cui aveva amato e forse amava ancora Chiara, ma grazie a lei era stato di nuovo importante per qualcuno, veniva di nuovo coccolato da qualcuno, era oggetto di scenate di gelosia e di follie amorose, non era più solo, non era più così triste.
Ormai pensava sempre di meno a Chiara e stava quasi riuscendo a dimenticarla...solo la notte prima di andare a dormire ogni tanto lei gli ritornava in mente ma erano solo momenti...solo momenti, solo ogni tanto e solo ogni notte!
Si, si lui voleva bene a Sara e questo gli bastava per sposarla...forse con il tempo avrebbe potuto provare qualcosa di più...forse sarebbe potuto essere davvero felice con lei.
D'improvviso la chiesa sembrò girare su se stessa di 360 gradi come in uno degli effetti speciali dei suoi film preferiti.
Tutto si muoveva...solo lui e Chiara rimanevano in piedi, fermi e immobili a guardarsi negli occhi.
Delle scintille invisibili sembravano scaturire dai loro occhi per scontrarsi e annularsi a metà strada.
Cercò di evitare quello sguardo...inziò la marcia nuziale.
Vittorio guardò avanti verso l'entrata della chiesa, stava entrando Sara lentamente e accompagnata dal padre...era vestita da sposa...era un angelo...era bellissima!
Con la coda dell'occhio cercò Chiara...stava piangendo ma le sue labbra, sentendosi gli occhi di Vittorio addosso, pronunciarono delle parole senza far uscire nessun suono dalla bocca.
Come se fosse riuscito ad interpretare quel movimeto di labbra lui decifrò questa frase: "Ti amo ancora...ti amo ancora...".
Cazzo - pensò Vittorio - ...forse non si può dire cazzo in chiesa...vabbè tanto lo sto pensando...perchè mi fai questo dopo sei anni? Perchè adesso? Che cosa vuoi da me? Non ti è bastato quello che mi hai fatto?
Puntò gli occhi verso Sara ma adesso non riusciva più a guardarla.
Cazzo stava per sposare una donna che non amava, quanto sarebbe durata?
Guardò verso sinistra e vide Pierluigi, non sembrava per nulla felice di quello che stava assistendo, aveva gli occhi lucidi come se stesse per scoppiare in lacrime da un momento all'altro.
Ma allora...Pierluigi...amava veramente Sara?
Cercò nuovamente Chiara ma dove c'era lei prima adesso c'era un posto a sedere vuoto.
Puntò di scatto lo sguardo dritto a se...ma non verso Sara...no i suoi occhi volarono oltre Sara verso l'uscita della chiesa in tempo per vedere Chiara correre via.

8.7 - La Scelta è un sogno

Il sogno...cazzo di nuovo quei maledetti sogni!
Stava succedendo di nuovo, ogni volta che sognava qualcosa...quelle cose si avveravano anche se in maniera distorta o non precisamente come le aveva sognate!
Non era la prima volta che succedeva ma non aveva mai creduto a tutte quelle stronzate sulle premonizioni.
Ma anche stavolta c'era il presente nei suoi sogni, un presente che lui aveva visto nel passato...un presente che aveva visto nei suoi sogni!
Il divorzio sognato, in qualche modo, gli aveva anticipato che non avrebbe sposato Sara.
Quell'assurda storia di Pierluigi invece gli aveva fatto aprire gli occhi e capire che lui, il suo amico, era innamorato di Sara.
E quella donna che gli tendeva la mano, quella era Chiara, quella era la sua speranza...lei lo amava ancora!
Ora non osava immaginare il significato che potevano avere tutte le sue altre visioni...ma sapeva
cosa fare.
Era rischioso ma doveva credere ai suoi sogni.
Che strano - pensò - era nuovamente riuscito a sognare nonostante ormai assumesse dell'Ipnocil.
L'Ipnocil, un farmaco sperimentale in grado di abolire i sogni durante il riposo.
Erano anni che non sognava più grazie all'introvabile Ipnocil (perchè sperimentale) che gli era stato consigliato proprio dall'amico Pierluigi che riusciva a procurarglielo sottobanco e facilmente ogni mese.
Vittorio aveva scelto di non sognare più perchè non voleva conoscere il futuro...faceva troppo male a volte sapere quello che ti sarebbe potuto accadere anche solo il giorno dopo...ma Vittorio sapeva anche che poteva e doveva fidarsi dei suoi sogni...i suoi sogni si erano sempre avverati in qualche modo...
quello era l'unico modo per evitare il peggio!
Chiuse il cerchio dei suo pensieri, guardò Sara dritto negli occhi e le disse in lacrime:
- "Mi spiace Sara ma io...io...non posso sposarti, tu meriti una vita felice con un uomo che ti ami veramente...io ti ho donato la possibilità di una nuova vita ma di più non...non posso offrirti...io...io...amo Chiara...l'ho sempre amata...l'hai sempre saputo...ora lei è tornata...non so come...non so perchè...ma se c'è solo una speranza ...una speranza che io e lei...devo raggiungerla...mi spiace...mi spiace...spero che un giorno tu...tu possa..."
Vittoriò superò Sara veloce per non guardarla piangere.
Sara rimase immobile e senza parole al centro della chiesa mentre Vittorio si avviava all'esterno.
Prima di uscire Vittorio si fermò un attimo dove era seduto Pierluigi, lo guardò con aria seria asciungandosi le lacrime e gli disse:
- "Stalle vicino per piacere...ti prego...non asciarla mai sola...non lasciarla mai sola...e mi raccomando per oggi evita le banche!"
Pierluigi dovette trattenersi per non esplodere e rlare dalla gioia in quel momento così triste per Sara e per tutti gli invitati e parenti che iniziavano a bisbigliare sottovoce ponendosi mille domande e cercando mille spiegazioni.

8.8 - Le confessioni di Chiara

Vittorio corse come un pazzò all'esterno della chiesa.
Si guardò attorno per cercare Chiara e dopo interminabili minuti la trovò lì seduta su una panchina della piazzetta proprio dietro la chiesa...stava piangendo.
Vittorio prese la sua vespa l'accese e si avviò verso di lei.
Un paio di volanti della polizia gli sfrecciarono a fianco ad alta velocità con le sirene spiegate.
Vittorio non si soffermò su tutto quel caos e si avvicinò a Chiara dicendo:
- "Dove vorrebbe che la portasse oggi il mio cavallo bianco, mia principessa?"
Lei alzò lo sguardò e le lacrime uscirono ancora più copiose rigandole il viso, ma la sua bocca si apri in un sorriso stupendo.
- "Ti amo ancora...non ho mai smesso di amarti e...ti amerò per sempre!" gli urlò ancora in lacrime.
- "Non sei cambiato per nulla sei sempre il solito stupido sognatore, sei rimasto il bambino di sempre che crede ancora nelle favole e nei lieto fine...neanche una strega cattiva come me è riuscita a cambiarti...perchè?...perchè l'hai fatto? C'è Sara lì dentro...lei è migliore di me...io non sono mai riuscita a renderti felice e forse non ci riuscirò mai...perchè l'hai fatto?...sono passati tutti questi anni e tu...e tu...perchè?" domandò Chiara abbassando lo sguardo.
- "Perchè, perchè? Perchè ho sempre creduto in te e non potevi deludermi...perchè a volte mi ritorna ancora in mente la prima volta che ti ho vista lo sai?
Tu camminavi lungo quel viale alberato...io stavo con un amico...ero ubriaco come sempre...poi passasti tu...mi mancò il respiro, eri bellissima...diedi un gomitata al mio amico e gli dissi indicandoti...la vedi quella ragazza...quella ragazza stupenda...beh quella ragazza deve essere mia!
Io ci ho smepre creduto a quella cosa, ho sempre pensato che un giorno saresti tornata da me...non importava dove stavi o cosa facevi, non importava il tempo che passava, non importavano il destino, le avversità e le sofferenze...anche se ci fosse voluta una vita intera in qualche modo io dovevo averti...dovevo avere quel sorriso tutto per me come se fosse stata l'unica cosa che poteva dare un senso alla mia vita...l'unica cosa che potesse scaldarmi il cuore e rendermi felice...perchè così ho scelto...perchè sono un grande egoista...perchè ho sempre voluto il meglio per me...perchè così ha scelto il mio cuore...eri tu quella che lui ha scelto di amare...eri tu la donna della mia vita...eri tu la cosa migliore e più bella che la vita mi avesse mai dato!" rispose Vittorio tremando come un bambino.
- "Se potessi tornare indietro, se potessi vedere le cose di allora come le vedo oggi...se..." balbettò Chiara.
- "Perchè sei scappata via? Che è successo con Mauro?" domandò Vittorio flebilmente.
- "Non c'era nessun Mauro...non c'è mai stato...perdonami...non è mai esistito..." gli disse
portandosi entrambe le mani sul viso come a volersi nascondere agli occhi di Vittorio.
- "Perchè allora?" chiese Vittorio incredulo.
- "Aspettavo un figlio...avevo paura...non sapevo se quella sarebbe stata la mia vita...la nostra vita...non mi sentivo pronta...avevo paura...non sapevo che fare e non volevo che influenzassi le mie decisioni..." disse Chiara tremando.
- "Un bambino..." farfugliò Vittorio quasi senza voce.
- "Si ero rimasta incinta...era tuo figlio..." disse Chiara.
- "Era? Mica hai avuto il coraggio di..." domandò Vittorio posandole le mani sulle spalle cercando di squoterla e farla parlare.
- "E' tuo figlio..." esclamò Chiara.
- "Dov'è adesso?" domandò Vittorio con una punta d'eccitazione.
- "Non lo so, non lo so è scomparso da due giorni. Due giorni fa un Pony Express si è presentato dove lavoro dicendo che aveva una lettera da consegnarmi da parte di un certo Signor Vittorio.
Stranamente nella lettera c'era scritto solo questo:
-- Ore 20:30 cena con il Sig. Martelli al Sun Royal Park --
Non so perchè ma ho pensato che tu avessi prenotato un tavolo sotto falso nome...forse per evitarti problemi con Sara...forse non volevi creare inutili incomprensioni in vista del tuo matrimonio. Il mio cuore sperò d'incontrarti finalmente lì...forse ci saremmo potuti chiarire e avrei avuto l'occasione per dirti quello che provavo e tutta la verità su di me e su tuo figlio...forse c'era ancora tempo per evitare quel matrimonio e altro dolore a me o a Sara...
forse...aspettai più di due ore in quel locale...ma tu non arrivasti mai.
Tramite un cameriere scoprii che la prenotazione del tavolo era stata fatta telefonicamente da un certo Signor Martelli!
Che stupida che sono stata vero? Ma io ho avuto il miglior insegnante disponibile in circolazione... l'unico che è riuscito a farmi credere nelle favole, nei sogni...nell'amore...quello vero...grazie a te ho iniziato a credere in un mondo migliore...speravo di riuscire a farmi perdonare...speravo...
con il cuore a pezzi decisi di tornare a casa e con sommo stupore trovai la porta forzata, Monica la babysitter era stata narcotizzata e nostro figlio era scomparso!
Nostro figlio capisci? Si chiama Andrea...ha 6 anni e ti somiglia moltissimo...moltissimo!
Nostro figlio...è stato rapito lo sento!" concluse Chiara tra i singhiozzi.

Andrea come il bimbo del sogno - pensò Vittorio - mentre sentiva la terra mancargli sotto ai piedi.
Andrea mio figlio, un figlio che non ho mai potuto conoscere e abbracciare...mio figlio è stato rapito!

8.9 - Dodici rintocchi...Dodici Martelli

Dall'altro lato della strada in una Monovolume nera con vetri scuri qualcuno osservava la scena senza essere notato e con aria compiaciuta.
La radio al suo interno gracchiò la seguente notizia:

NOTIZIA ANSA. Tragica rapina un'ora fa alla filiale del Monte dei Paschi di …
A seguito della sparatoria scoppiata tra i poliziotti giunti sul luogo sono rimasti uccisi due malviventi: Samir bel Sahif, marocchino di 23 anni e Mario Terzapi, 35 anni, milanese, quest'ultimo già noto alle forze dell'ordine.
Uno degli agenti della volante è rimasto ferito ad una spalla.
Due dei quattro rapinatori hanno bloccato un passante e sono fuggiti su un'auto risultata rubata.
La polizia ha comunicato da poco il nominativo dell'ostaggio: Carlo … di anni … imprenditore.

Nella macchina scura seduto dietro un uomo vestito in nero sogghignava soddisfatto.
Tutto stava andando secondo i piani - pensò - ah Signor Vittorio, Signor Vittorio noi abbiamo qualcosa a lei cara e lei ci consegnarà qualcosa a noi cara, molto cara.
Do ut des Signor Vittorio, do ut des e noi Dodici vogliamo i documenti sugli esperimenti genetici condotti dal Dottor. Pierluigi.
Lo sa Signor Vittorio...vede è successo qualcosa di inaspettato...il nostro amico comune Pierluigi,
come a lei piace chiamarlo, ha scoperto durante le sue ricerche uno speciale preparato chimico.
Quel povero sciocco...stava cercando una cura efficace, un vaccino per eliminare e prevenire per sempre l'emicrania dalla faccia della terra.
L'emicrania capisce...non lo trova divertente?
Ma il fato volle che la sua scoperta, invece di curare quella fastidiosa patologia umana, lasciasse un dono alle persone che lo assumevano per un periodo prolungato di tempo.
Queste persone dopo l'assunzione prolungata di quel preparato sono in grado di sognare le cose a venire...anche se in maniera confusa o distorta.
In qualche modo quella sostanza chimica stimola dei particolari impulsi elettrici nelle cellule cerebrali umane e quelle stesse cellule intepretano questi impulsi a volte sotto forma di premonizioni, altre volte come semplici De-Javu.
Stranamente queste premonizioni avvengono solo durante il sonno e si manifestano solo attraverso i sogni...sogni premonitori...sogni che però devono essere interpretati dato che si presentano in modo del tutto senza senso o distorto.
Quella medicina, quel preparato ci sarebbe molto utile per i nostri piani.

"Poteva vedere Pierlugi, il caro amico Pierluigi, che indossava un camice, un camice bianco."

Ora noi "Dodici" sappiamo per certo che non esistono documenti scritti o qualsiasi altro dato cartaceo o computerizzato che evince il processo per la creazione di quella particolare sostanza.
Abbiamo i nostri metodi e siamo sicuri di questa cosa, ma vede grazie a lei Signor Vittorio ora abbiamo due possibilità, due speranze.
A questo punto lei può portarci la testa di Pierluigi su di un piatto d'argento...in fondo è lui che ha tutto memorizzato nella sua geniale mente...e grazie a lei ci darà quella formula o lavorerà al nostro servizio per produrla chimicamente...anche su larga scala.
Lo farà per lei Signor Vittorio e anche per Sara...è un suo amico e ama la sua donna.
Ma il Dottor Gianfranco è sempre stato anche un uomo sensibile a certi tipi di stimoli...potrebbe dirci la formula segreta anche per salvare una cosa a lei cara.
Io adoro le riunioni di famiglia e lei Signor Vittorio?
Cosa dice Signor Vittorio...la prego...come dice?
...e se lui non volesse?
Beh...abbiamo pensato anche a questa eventualità...potremmo avere sempre il suo corpo da
analizzare...vede Signor Vittorio quel simpatico Dottor Gianfranco è riuscito in qualche modo a testare gli effetti collaterali del suo ritrovato su i suoi amici e parenti, ma il caso volle che solo lei sviluppasse quei poteri premonitori.
Non sappiamo come e perchè il nostro Dottore si azzardò a fare una cosa del genere proprio a persone a lui care o ad un suo caro amico.
Lo fece forse per amore?
Ah l'amore, l'amore mero capriccio della percezione...temporaneo costrutto del debole intelletto umano che cerca disperatamente di giustificare un'esistenza priva del minimo significato e scopo...l'amore, l'amore è soltanto una scialba illusione della mente umana.
A noi ora non resta che capire quali sono stati gli eventi e fattori che hanno fatto sviluppare quei poteri solo a lei Signor Vittorio...ci stiamo lavorando e grazie al suo corpo sveleremo l'arcano...
è solo una questione di tempo Signor Vittorio...
è inevitabile!

8.10 - Un giorno non per caso Andrea e Martelli...

- "Signore, Signore..." - balbettò il piccolo Andrea, quasi in lacrime, accoccolato sul sedile di fianco a Martelli.
- "Quando potrò rivedere la mia mammina?"
- "Presto piccolo mio, molto presto..." rispose Martelli con voce dolce e rassicurante.
Detto questo Martelli si girò a guardare verso Vittorio ed esclamò ad alta voce:
- "Do ut des...do ut des...Signor Vittorio!"
Una risata agghiacciante rimbombò nella macchina e Martelli sembrava non smettere più di ridere.

"Io non conosco il futuro. Non sono venuto a dirvi come andrà a finire. Sono venuto a dirvi come comincerà."



Dedicato a Chiara...quella immaginaria e quella reale...

Cerco in ogni momento il tuo viso
un tuo sorriso
perchè sei il meglio che ho
nella mia vita
in ogni strada poi la tua mano
è lì che mi guida
nel sole vedo i tuoi occhi che
mi danno luce
nel dolore di chi soffre e chiede aiuto
sento la tua voce
nei bambini vedo la tua gioia
e quella voglia di scoprire
in ogni cosa
ci sei
in ogni forma
ci sei
in ogni forma
nei colori ci sei ancora tu
che mi chiedi di amarti
ogni aspetto della vita
anche quando fa male
poi nel buio se mi perdo
mi vieni a cercare
in ogni cosa
ci sei
in ogni forma
ci sei
in ogni cosa
ci sei
cerco in ogni momento il tuo viso
un tuo sorriso
in ogni forma
ci sei
perchè sei il meglio che ho
nella mia vita
in ogni cosa
ci sei
cerco in ogni momento il tuo viso
un tuo sorriso
in ogni forma
ci sei
perchè sei il meglio che ho
nella mia vita
in ogni forma...
(ci sei)

Mauro Di Maggio - In Ogni Forma



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Capitolo 8 - "Tra sogno e realtà: Oggi Sposi!"   26/11/2003 17.48.47 (551 visite)   NEVERLAND
   re:Capitolo 8 -   26/11/2003 18.0.52 (146 visite)   K|NT4RO
   re:Capitolo 8 -   26/11/2003 18.9.52 (156 visite)   eLLeGi
      lo sto leggendo   26/11/2003 19.17.48 (144 visite)   IoOdio
   re:Capitolo 8 -   26/11/2003 19.28.22 (140 visite)   alylia
      davvero bello   26/11/2003 19.52.15 (131 visite)   IoOdio
         re:x IoOdio   26/11/2003 23.52.35 (132 visite)   NEVERLAND
      re:x alylia   26/11/2003 23.51.3 (112 visite)   NEVERLAND
         re:x alylia   27/11/2003 13.40.32 (112 visite)   alylia
   a proposito di oggi sposi   26/11/2003 20.40.15 (117 visite)   IoOdio
   re:Capitolo 8 -   26/11/2003 22.44.13 (127 visite)   ADP
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   Faccio il rompiballe   27/11/2003 9.45.3 (119 visite)   harding
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            re:x velvet   27/11/2003 20.1.30 (102 visite)   NEVERLAND
               re:x velvet   27/11/2003 21.21.32 (95 visite)   velvet
                  re:x velvet   27/11/2003 23.15.5 (96 visite)   NEVERLAND
   re:Capitolo 8 -   27/11/2003 10.16.38 (113 visite)   `eXpLoiT
   *_______*   27/11/2003 11.13.9 (124 visite)   Corum
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   COMPENDIO ALLA LETTURA   29/11/2003 0.20.38 (95 visite)   NEVERLAND
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      Ci sono delle regole   28/11/2003 10.21.26 (112 visite)   B{L}U
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                                                                        re:x BLU   28/11/2003 22.35.49 (99 visite)   Telemaco-
                                                                  secondo me blu ha ragione   28/11/2003 21.32.52 (105 visite)   BOBOMIX
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                                                                        re:secondo me blu ha ragione   28/11/2003 23.25.53 (100 visite)   alylia
                                                                           re:secondo me blu ha ragione   28/11/2003 23.36.31 (78 visite)   NEVERLAND
                                                                              X BLU e Bobo   28/11/2003 23.46.5 (100 visite)   Ulisse
                                                                              x me questo è scorretto   28/11/2003 23.46.40 (110 visite)   BOBOMIX
                                                                                 re:x me questo è scorretto   28/11/2003 23.50.25 (79 visite)   NEVERLAND
                                                                              re:errata corrige   28/11/2003 23.46.46 (95 visite)   NEVERLAND

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