( 16/2/2011 16:50:5 N. 376946) - Ramy* ![]() ![]() |
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Sei qui. E' iniziato il countdown dei giorni sprecati. Adieu * |
( 15/2/2011 23:25:42 N. 376945) - Midori* ![]() ![]() |
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Si molte volte hai sbagliato.E tanta gente si nasconde dietro di te Valentina. |
( 12/2/2011 21:04:45 N. 376938) - lorella ![]() ![]() |
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una volta mi è stata inviata questa lettera....... !!!!!!!!!!!!!vorrei sapere dov'è questa amica!!!!!!!!!!!!
Prima di partire ho pensato di lasciarti questo messaggio .... angela... volevo parlare con salvio x spiegarmi 1 pò, lui sà essere 1 pò + "diplomatico" nelle cose, sò ke con lui avrei potuto farlo con + serenità xk sà ascoltarti. volevo parlargli di NOI, volevo spiegarmi x questa brutta situazione ke si è creata e ke credo debba risolversi xk MI MANCATE ANGELA!!! Stò attraversando 1 periodo stupendo e desidero condividerlo anke con VOI, AMICI MIEI ADORATI di SEMPRE .... Se c'è da kiedere scusa x quello ke si è detto sarei anke pronta a farlo, sai ke x me i sentimenti vengono prima di TUTTO ANGELA!!!! mi è dispiaciuto del frainteso ke si è creato anke giorni fà quando venni fuori al negozio a cercare salvio, ma mi spiego ... se sò ke nn hai volgia di parlarmi nn vedo xk dovrei insistere con te a volermi impormi x forza....nn sò essere invadente nelle mie azioni , mi conosci.Ti mandai quell' sms kiedendoti di parlarne e nn mi hai risposto , quindi il concetto me lo hai dimostrato kiaramente.... Angela io credo solo 1 cosa.... ki è + "debole" deve essere sempre capito, se tu nn lo stai facendo + credo allora ke è proprio da parte tua ke l'amore ke ci univa nn c'è +, lo sò, le persone cambiano, ma continuo a pensare ke i sentimenti sono gli unici ke nn muoiono MAI, MAI ANGELA!!! accetterò le tue decisioni, qualsiasi siano, sai ke il mio modo di AMARE è quello ke sò vivere dentro,interiormente.... ma mi kiedo xk ora quella INDISSOLUBILITA' ke ci ha sempre distinte nn la percepisco +....VOI SIETE I MIEI AMICI DI SEMPRE ANGELA E NN POSSO IMMAGINARE DI STARVI LONTANA.... credo ke a modo mio io ORA TI STIA DIMOSTRANDO L'AMORE KE PORTO DENTRO X VOI , ho capito gli sbagli della vita quali sono angela e credimi, OGGI COME OGGI voglio vivere solo di persone AMOREVOLI, proprio come VOI.....dimostrami ke anke TU sai vivere di QUESTO!!!Sai l'importanza ke hai sempre avuto nella mia vita... nn abbandonarmi ANCHE TU ...... Sai ke le cose le faccio sempre quando sento IL BISOGNO DI FARLE.....OGGI MI MANCHI COME NON MAI. BUONE VACANZE A VOI .... io seguo il mio Cuore. |
( 11/2/2011 21:44:36 N. 376936) - °ÐaiQuiRi° ![]() ![]() |
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( 9/2/2011 12:09:7 N. 376930) - alylia ![]() ![]() |
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CONVERSAZIONI DEFICIENTI(V PUNTATA)
Telefonia mobile -Pronto -Wilma? -(la clavaaaaaaa) Credo abbia sbagliato numero -Pronto -Diego? -No, ha sbagliato numero. -Dai Diego passami mamma -Scusi, le pare abbia la voce di Diego? Sms -Chi ti piace sono una compagna mandami un mess -Credo abbia sbagliato numero -Sono la manu -Mi fa piacere, io sono una delia Telefonia fissa -Pronto -Buonasera signurì, c'è la professoressa X? -No, non è a casa al momento -Ok, grazie, nu bacion -Pronto -Buongiorno, c'è il dottore? -No, non c'è, è in Germania al momento -Ah, a me servirebbe un certificato, sono fuori lo studio, ma è chiuso -Eh, è in Germania... -E' che mio figlio non è potuto andare a lavoro e gli serve un certificato entro le 12 -Le ripeto, è in Germania -Io non telefono mai... -(complimenti, ha accumulato un superbonus per essere mandato al diavolo dalla figlia) Mi fa piacere, vuol dire che state sempre tutti bene in famiglia SATAAAAAAAAAAAAN |
( 8/2/2011 21:05:43 N. 376928) - `ReVaN` ![]() ![]() |
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I giudici imparziali non possono tacere Da alcuni anni a questa parte, quando un magistrato apre bocca per difendere le ragioni della giustizia, si cerca di zittirlo sostenendo che il suo aprire bocca sarebbe segno di “parzialità” e, dunque, violerebbe il principale dei suoi doveri. E’ certo che questo è solo un espediente intellettualmente disonesto per costringere al silenzio i testimoni più diretti dello scempio che si fa della giustizia.
Il problema, tuttavia, è molto serio. In un sistema istituzionale sano, il giudice adempie i suoi doveri applicando le leggi e tacendo. Ma in un sistema nel quale una parte si impadronisce dello Stato e, invece di servirlo, se ne serve, piegando le leggi ai propri interessi personali e, dunque, pervertendo il sistema alla radice, servire in silenzio non più l’istituzione, ma i suoi “occupanti”, significa adempiere il proprio dovere o rendersi complici della più grave delle eversioni? In un sistema che diventa nel suo insieme servo del potere e non dello Stato, il magistrato che tace non solo non è imparziale, ma è al servizio della più grave e deprecabile delle parzialità e del più grave e deprecabile degli abusi. Se interrogassimo oggi i ferrovieri che portavano i treni ad Auschwitz, essi ci direbbero certamente che non furono responsabili del genocidio, perché il loro compito e il loro dovere era “solo” condurre i treni. Il contenuto dei quali era sotto la legittima autorità di altri. Se interrogassimo i giuristi che vissero e agirono sotto il Terzo Reich, ci direbbero kelsenianamente di avere dato applicazione a leggi formalmente adottate da autorità legittime. Possiamo onestamente riconoscere fondatezza a queste discolpe? O dobbiamo piuttosto dire che esse sono l’alibi con il quale coprire imperdonabili colpe individuali e collettive? Nel corso della manifestazione tenutasi a Milano sabato scorso alcuni intellettuali hanno espresso la loro solidarietà alla magistratura italiana. Nell’ambito di un dibattito interno alla magistratura, taluno ha ipotizzato che i magistrati dovrebbero mantenere le distanze da quelle posizioni. Voglio proporvi il testo della risposta data a questo tipo di obiezioni dal mio collega Marco Dell’Utri, giudice del Tribunale di Civitavecchia, che traggo da una mail inviata da Marco alla mailing list dell’Associazione Nazionale Magistrati. Considero le riflessioni di Marco un’analisi lucidissima e veramente preziosa della delicatezza della questione e della gravità del momento. “Se la solidarietà espressa alla magistratura italiana da intellettuali come Zagrebelsky o Eco (e appare sufficiente almeno “affacciarsi” alla biografia e all’opera dei due, per escluderli dal numero degli intellettuali “organici”) appare, al giudizio dell’osservatore, un esercizio di partigianeria politica, temo ci sia da preoccuparsi davvero. (…) Varrà la pena di riascoltare quegli interventi in modo meno frettoloso, poiché i discorsi pronunciati hanno assunto un respiro di più larga ampiezza. Piuttosto, condivido la collocazione del discorso sul piano della “legittimazione” separata della politica e della giurisdizione. Legata, la prima, alla “volontà” (la volontà politica della comunità in un determinato momento storico); alla “storia” la seconda (la storia dei fatti, delle idee e della cultura). Ma appunto! Non è a caso che ho cercato di legare il compiacimento che mi ha provocato l’evento di sabato, all’intervento di alcuni (credibili) intellettuali. Se è vero – come credo – che dietro ogni struttura di potere si nasconde, bene o male, una ben precisa struttura culturale (foucaultianamente, che non c’è potere senza sapere, e viceversa), mi compiaccio che si sia arrivati a comprendere come il gioco politico che si sta giocando oggi in Italia non riguarda (solo) la contesa sulla volontà politica della comunità (chi vincerà le prossime elezioni), ma in primo luogo la riscrittura stessa di una storia di fatti e di idee che hanno fatto quella che fino ad oggi è stata, e non si sa ancora se continuerà ad essere, la “nostra cultura”. Cos’altro è il cosidetto revisionismo storico di cui tanto si parla in questi anni? Nulla di male, beninteso. Anzi: la battaglia politica e civile è, nel suo strato più profondo, un confronto tra modi di guardare e di concepire le cose del mondo (non commetto abusi linguistici omettendo l’uso del vocabolo “ideologia”). Davvero non si capisce qual è la concezione della sovranità che alimenta l’insofferenza per il controllo di costituzionalità? Occorre tornare alla storia complessa della rivoluzione francese? Al référé legislatif? Occorre ricapitolare la sentenza di Madison contro Marbury? Alla netta e ferma contrarietà del Partito Comunista Italiano all’istituzione della Corte Costituzionale? Il conflitto portato contro il controllo di costituzionalità (quello che volgarmente è tradotto nel “non possiamo più tollerare che un pm porti una legge davanti ad un consesso di comunisti e farla annullare”) colpisce il sistema giudiziario (che del circuito di quel controllo è l’anima: dall’obbligo dell’interpretazione costituzionalmente compatibile ai meccanismi della rimessione) propriamente sul piano della sua legittimazione culturale. Se non c’è legge che possa essere controllata nella sua “giustizia”; se non esiste concettualmente l’abuso del legislatore; se non esistono diritti o questioni sottratti alla disponibilità delle maggioranze politiche contingenti, quello che cade è l’intero sistema “culturale” su cui è fondata l’attuale configurazione costituzionale della giurisdizione. Quello che è intollerabile è che tutto questo non si sia ancora visto, o, come io credo, che ancora si faccia finta di non vedere. Oggi chi non vede, non può più imputare il fatto all’ambiguità delle cose, ma solo alla propria pigrizia intellettuale. Torno a dire: è più che legittimo, anzi, doveroso discutere se la decisione collettiva debba fondarsi (tutta) sulla volontà politica o se questa, nella sua espressione concreta, abbia a che fare con una “storia culturale” (che ne qualifica il contesto, arrivando a riformularla o financo a ricusarla). La Costituzione italiana attuale parla chiaro ed assume una posizione: sta da una “parte”. E da questa “parte” stanno – devono stare – i magistrati italiani. Si tratta di una scelta di campo che, prima ancora d’essere politica (perché è “anche” politica), è “culturale”. Alcuni intellettuali italiani questo oggi hanno riaffermato, ritenendo di condividerne ancora le premesse. E lo hanno fatto proprio mentre questa posizione della Costituzione è oggi posta in discussione e, con essa, la stessa legittimazione culturale della magistratura. In termini ancora gramsciani, si tratta di discutere se trasformare il giudice da intellettuale tradizionale (quant’altri mai) a intellettuale “organico” alle contingenze maggioranze della politica. Il giudice deve tenersi fuori da questa discussione? Legittimo sostenerlo. Ma non ci sarà da menare scandalo se quest’esasperazione della cultura giuridica formalista – proprio da parte degli stessi magistrati – possa a taluno apparire, oggi (all’alba del XXI secolo), l’ultimo capitolo di un’ennesima trahison des clercs“. Marco Dell’Utri, giudice del Tribunale di Civitavecchia |
( 8/2/2011 04:07:56 N. 376927) - **TeReSa** ![]() ![]() |
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Non ti merita.
Non ti meriterà mai. Tu sei speciale, unica. Non hai bisogno di uno stupido qualcuno che te lo ricordi ogni giorno. Se n'è andata? Bè, tu non hai bisogno di lei. Perchè sei forte, sei una tigre. Te la puoi cavare bene anche da sola. Ha trovato un'altra? Bè, molto probabilmente sta cercando in qualcun'altro quello che ha trovato in te. Ma sappi che non lo troverà mai. Sei intelligente, bellissima e indipendente. Irripetibile. Ragazza, tu sei una piccola meraviglia. Bianca come la neve e pura come l' acqua di sorgente. Sei incredibile, e non hai bisogno di qualcuno che in continuazione cerca di sminuire le tue doti. E' proprio l'ultima delle tue preoccupazioni. Non piangere, ti prego, perchè quando il tuo candido volto si riga di lacrime amare e pesanti mi si stringe il cuore. Non posso vederti così. Tu sei perfetta e non devi permettere che qualcuno ne affermi il contrario. Ora sorridi, fammi vedere come riesci ad illuminare le giornate di chi ti circonda. Mostrami la luce dei tuoi occhi, azzurri come il cielo di primavera. Sii felice, perchè la vita è bella e val la pena di essere vissuta. Io ci sono, quando vuoi. Adesso, alle tre di notte, domani.. tra cent'anni. Quando il mondo ti volterà le spalle io ti offrirò la mia mano. Quando avrai bisogno io sarò lì ad ascoltarti. Basta solo che mi chiami e io correrò. Ti voglio bene, davvero. Te ne vorrò sempre e per sempre ♥ |
( 6/2/2011 17:46:15 N. 376919) - nanà 84^^^ ![]() ![]() |
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...sn 2 anni ke nn scrivo su questo blog...e leggendo un po le cose scritte negli anni passati mi sn resa conto di quanto è cambiata la mia vita...degli amici nn sn + presenti nella mia vita...ma li amo ankora da morire...e mi mancano da morireeeeeeeeee!!!..... ciao IRC! |
( 6/2/2011 14:57:40 N. 376917) - VaMPiRiNa ![]() ![]() |
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...y un día después
de la tormenta cuando menos piensas sale el sol de tanto sumar pierdes la cuenta porque uno y uno no siempre son dos... |
( 5/2/2011 19:26:54 N. 376916) - giangic ![]() ![]() |
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perchè è tutto cosi complicato nella mia testa? |
( 4/2/2011 19:40:53 N. 376910) - †D4Rk_L|gHt† ![]() ![]() |
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I giorni più belli della mia vita.
Con te. |