Nick: LaNdel10 Oggetto: re:Storia di Paolo Data: 6/12/2005 15.28.54 Visite: 32
La campagna antidroga degli anni ottanta, anni in cui io andavo alle medie, fu ingannevole ed efficace allo stesso tempo. Insegnarono alla mia generazione che la droga era il "buco", era l'eroina che ti tirava giù nell'occhio del suo vortice. Ci dicevano che si iniziava per gioco ma poi, dopo la prima volta, non potevi fare a meno di ripetere l'esperienza, le crisi di astinenza si presentavano immediatamente e ti costringevano a vomitarti e a cacarti addosso; addirittura individuarono nello spinello, il primo passo obbligatorio e di non ritorno verso l'uso dell'eroina. L'eroina era la droga. Crescemmo e capimmo che era tutta una grande palla. Gli spinelli non conducevano in modo coatto all'eroina. Le sostanze che non ti obbligavano a farti di nuovo e non davano le crisi di astinenza, per noi, non erano droga. Gente che "pippava" a pazzo affermavano di non essere drogati perché, tanto, loro mica si bucavano. Tutto ciò che non ti riducesse ad essere uno zombie non era riconosciuta da noi come droga. Quando quelli che ci avevano istruito negli anni ottanta, hanno tentato di dirci nei novanta che anche ciò che non era "buco" era droga, era tardi, avevano ormai perso di qualunque credibilità. Ora si fa la campagna contro la coca "tirata", contro la pasticca "ingerita" e il "fumato" è trascurato. Così fumiamo coca, eroina e quant'altro ci capita a tiro. Il problema è che, forse, spesso chi parla di queste cose non sa di cosa parla. Con tristezza mi hai fatto ripensare ai "paolo" che ho lasciato per strada. Ti scrivo caro fiore che qui non nevica e non piove che sono sveglio da più di un'ora anche se giorno non è |