Nick: gay-o Oggetto: re:beh Data: 17/1/2006 19.14.40 Visite: 16
mi spiace ma credo si stia facendo di tutt'erba un fascio e mi spiego: l'illegalità non è prerogativa dei contesti sociali sottosviluppati o già di famiglie problematiche. questi comportamenti di cui sopra si rilevano in ogni contesto. il problema non è di delegittimare i minori rispetto all'atto volontario illegale bensi riconoscere che a livello sociale tutte le agenzie (scuola, famiglia, reti sociali, educatori, etc) che dovrebbero insegnare ai giovani (segnare dentro, immettere valori, educare al rispetto) hanno fallito. riconoscere il fallimento significa potersi mettere in una condizione di miglioramento (come migliorare se non si riconoscono gli errori?). converrrete con me che tutte le politiche giovanili attuate nel corso degli anni sono state sempre settoriali e quindi avulse da un progetto più ad ampio respiro... ricordiamoci sempre una regola che è sempre valsa, le persone (a meno di non essere affetti da particolari condizioni anche mentali) sono come delle botti: se ci si mette il vino, il vino esce... se ci si immette acqua, che cazzo ti aspetti che esca il vino? e magari pure il chianti!!! imghttp://www.ircnapoli.net/img2.asp?safe=1&n=45795_mona.gif/img |