Nick: crowblack Oggetto: Pezzi di merda del 25 aprile Data: 26/4/2006 1.17.41 Visite: 291
25 aprile: Moratti abbandona corteo Milano, contestazioni per il ministro Letizia Moratti ha abbandonato la manifestazione milanese per il 25 aprile poco prima di Piazza Duomo, "come previsto" ha detto il suo portavoce. Lungamente contestata con urla e slogan, il ministro dell'Istruzione aveva accompagnato il padre, partigiano e deportato a Dacau: "La mia è una partecipazione come cittadina, il 25 aprile io festeggio la festa di tutti gli italiani, di qualsiasi colore politico e di qualsiasi idea". "Anche le contestazioni dall'inizio alla fine erano previste - ha aggiunto il portavoce - e quindi Letizia Moratti, che era venuta per accompagnare il padre, ha lasciato il corteo, come previsto, all'imbocco di piazza del Duomo". "Dobbiamo continuare a credere nella democrazia e nella democrazia ci sono anche le contestazioni" risponde il ministro ai contestatori che l'hanno fischiata durante la manifestazione per la Liberazione. I fischi se li aspettava, ammette la Moratti apparsa piuttosto scossa, che assicura che comunque ne è valsa la pena. "Sono qui per ribadire - ha detto il candidato sindaco - che il nostro Paese deve continuare a credere nella democrazia e continuare a lottare per costruire un futuro fatto anche di tolleranza e comprensione". E' sbagliato fischiare chi scende in piazza per il 25 Aprile, e questo vale anche nei confronti di Letizia Moratti, oggi in corteo a Milano con il padre. Di questo e' convinto Romano Prodi. "Credo che chi e' presente non meriti fischi - ha commentato - Se sono presenti significa che riconoscono il valore del 25 Aprile". "Disapprovo pienamente perché questa e' una festa di unita' e non di divisione". Eppure la partecipazione del Ministro per l'Istruzione aveva raccolto unanimi consensi, dalle forze politiche anche di centrosinistra. "Fa bene a venire - ha detto Armando Cossutta - perche' il 25 aprile c'e' stato anche per lei. Deve venire riconoscendo, come credo faccia, il grande valore della Costituzione". "Io fischierei tutti i giorni Letizia Moratti per quello che ha fatto alla scuola e all' universita', ma non oggi", aveva detto Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi. "A chi ha questa idea - aggiunge - direi di trattenersi per 24 ore. Sbaglierebbe chiunque volesse fischiarla il 25 Aprile". Anche il candidato sindaco suo avversario Bruno Ferrante, aveva fatto opera di fair play ma non è servito a niente. Evidentemente il popolo del centrosinistra considera la manifestazione "cosa loro" e non un momento di unità nazionale e non tollera la presenza di chi milita dalla parte opposta ma mostra di condividere i valori di libertà che la Festa del 25 aprile dovrebbe ispirare. "Oggi la mia e' una partecipazione come cittadina e in particolare sono qui per accompagnare il mio papa' che e' stato deportato", aveva detto ai giornalisti poco prima di entrare nel corteo per la festa della Liberazione a Milano. Letizia Moratti, che e' candidata all'elezione per il sindaco di Milano, era accompagnata dal padre Paolo Brichetto Arnaboldi di 85 anni e dalla madre Paola. "Il 25 aprile io festeggio la festa di tutti gli italiani, di qualsiasi colore politico e di qualsiasi idea - ha sottolineato Letizia Moratti - perche' questa e' una festa della Liberazione da una dittatura che aveva colpito l'Italia e l'Europa e da una dittatura che ancora minaccia l'Europa che deve avere la forza di combattere per la liberta', la democrazia e la pace". "Purtroppo ancora oggi l'antisemitismo si fa sentire contro un popolo minacciato di morte e di annientamento - ha affermato il ministro - e proprio per questi valori di liberta' siamo oggi qui". Il padre, Paolo Brichetto Arnaboldi, che davanti alle telecamere e ai giornalisti si e' alzato in piedi dalla carrozzella aiutato dalla figlia, ha ricordato: "Come partigiano ho preso una medaglia d'argento e una di bronzo, poi sono stato internato a Dachau. Quando sono rientrato ho lavorato per la mia famiglia. Sono qui per ribadire la liberta' d'Italia e mi sembra che oggi fosse un momento importante per dare un segnale di unita"'. Quando figlia e padre hanno terminato di parlare con i giornalisti e' iniziata una violenta contestazione nei loro confronti. Alcune persone presenti hanno chiesto alla scorta di evitare di entrare nel corteo temendo per l'incolumita' del ministro e dei genitori ma Letizia Moratti e la famiglia avevano deciso comunque di prendere parte alla manifestazione, fino all'abbandono poco prima di entrare i piazza del Duomo. www.tgcom.it 25/04/06 ......CHE BESTIE! CHE PEZZI DI MERDA! Non piangere se non puoi vedere il sole perchè le lacrime ti impediranno di vedere le stelle. |