Nick: NEVERLAND Oggetto: re:Viaggio nel Codice Da Vinci Data: 10/5/2006 18.35.1 Visite: 26
Continua il viaggio... ripercorri i passi di "Robert Langdon" e scopri gli enigmi del "Codice da Vinci". Questo post propone un itinerario basato sui luoghi toccati dai protagonisti del Codice da Vinci, alcuni estratti del libro dedicati a importanti monumenti e opere d'arte... milioni di lettori sono stati conquistati dall'emozionante viaggio che Robert Langdon e "Sophie Neveu" intraprendono per risolvere i misteri contenuti nel Codice Da Vinci. Il romanzo ispira perciò numerosi itinirerari attraverso l'Europa... bentornati nel Codice Da Vinci... Il viaggio continua in Francia, ricordatevelo la prossima volta che ci metterete piede.
2.1 - Francia - Parigi. Il Museo di Louvre/Pyramide (Scena del Crimine): "Il nuovo ingresso del Louvre era divenuto famoso quanto il museo stesso... Goethe aveva descritto l'architettura come musica congelata;
i detrattori della Pyramide la descrivevano come il rumore delle unghie che graffiano la lavagna. Gli ammiratori, invece, salutavano la Pyramide trasparente, alta 21 metri, come un'abbagliante sinergia di struttura antica e di tecnologia moderna, un legame simbolico tra il vecchio e il nuovo, che contribuiva a introdurre il Louvre nel millennio appena iniziato".
"Il Louvre aveva la forma di un ferro di cavallo ed era l'edificio più lungo d'Europa, più di tre torri Eiffel messe l'una in fila all'altra... per poter debitamente apprezzare le 65.300 opere d'arte esposte nell'edificio, si calcolava che un visitatore avrebbe impiegato cinque settimane, ma la maggior parte dei turisti sceglieva l'esperienza abbreviata che Langdon chiamava il Louvre Light: una corsa attraverso il museo per vedere le tre opere d'arte più famose, La Monna Lisa, o, come era chiamata in vari paesi Europei, La Gioconda, La Venere di Milo e La Vittoria Alata...". 2.2 - La Monna Lisa (O, Draconian devil! Oh, lame Saint!)
"Il fatto che la Monna Lisa fosse la più famosa opera d'arte del mondo non aveva niente a che vedere, come Langdon sapeva, con il suo sorriso enigmatico, nè era dovuto alle misteriose interpretazioni che le avevano attribuito noti storici dell'arte e seguaci delle teorie del complotto. Semplicemente, la Monna Lisa era famosa perchè Leonardo Da Vinci la giudicava la sua opera migliore. Portava con sè il dipinto dovunque si recasse e, se gliene chiedevano la ragione, rispondeva che trovava difficile separarsi dalla sua più sublime espressione della bellezza femminile. ... Potete notare come la scena dietro la faccia sia irregolare, a sinistra, Leonardo ha dipinto la linea dell'orizzonte molto più bassa che a destra... in realtà si tratta di una sorta di trucco. Abbasando lo sfondo Leonardo ha fatto in modo che la Monna Lisa sembrasse più garnde da sinistra che da destra. Una sorta di messaggio per iniziati. Storicamente, ai concetti di maschile e femminile sono collegati i due lati: la sinistra è femminile e la destra maschile. E dato che Leonardo era un sostenitore del principio femminile, l'ha fatta sembrare più maestosa da sinistra che da destra. ...
Leonardo era un burlone e analizzando al computer la Monna Lisa e i suoi autoritratti, si notano alcune strane coincidenze nelle loro facce. Qualunque fosse l'intenzione di Leonardo la sua Monna Lisa non è ne maschio nè femmina. Contiene un sottile messaggio di androginia. E' una fusione dei due sessi. Ma in realtà Leonardo ha lasciato un forte indizio per indicare che il quadro doveva rappresentare l'adrogino. Qualcuno di voi conosce un dio Egizio chiamato Amon? Il dio della fertilità maschile. E sapete qual'è la controparte femminile di Amon? La dea egizia della fertilità? Iside. Abbiamo dunque Amon, il dio maschile e la dea femminile, Iside o Isis, il cui antico pittogramma era un tempo chiamato l'Isa... AMON L'ISA... Vi suggerisce qualcosa? Signori, non solo la faccia della Monna Lisa ha un aspetto androgino, ma il suo nome è un anagramma della divina unione tra maschio e femmina. E quello, amici, è il piccolo segreto di Leonardo, e la ragione del sorriso saputo di Monna Lisa".
2.3 - La Vergine delle Rocce (So dark the con of man): "So dark the con of man...Madonna of the Rocks! Il quadro della Vergine delle rocce era stato originariamente commissionato a Leonardo da un'organizzazione chiamata la Confraternita dell'Immacolata Concezione, che voleva un quadro da esporre al di sopra dell'altare, in una loro chiesa milanese, come parte centrale di un trittico. Le monache avevano fornito a Leonardo le dimensioni e il tema del quadro: la Vergine Maria, Giovanni il Battista bambino, Uriel e il Bambin Gesù che si riparavano in una caverna. Anche se Leonardo fece come gli era stato richiesto, quando consegnò il lavoro le monache rimasero inorridite. Aveva riempito il quadro di particolari poco ortodossi se non allarmanti.
Il quadro mostrava una Vergine Maria vestita d'azzurro che sedeva con il braccio attorno a un bambino, presumibilmente Gesù. Davanti a lei c'era Uriel, anch'egli con un bambino piccolo, presumibilmente il Battista. Stranamente, però, invece della scena abituale in cui Gesù dava la benedizione al Battista, era il Giovanni bambino a benedire Gesù, e Gesù si sottometteva alla sua autorità! Inoltre, cosa ancora più preoccupante, Maria levava una mano al di sopra della testa del Battista con un gesto decisamente minaccioso: le dita sembravano gli artigli di un'aquila, come se stringesse una testa invisibile. E infine l'immagine più chiara e allarmante: sotto le dita ripiegate di Maria, Uriel faceva un gesto come per tagliare la gola della testa invisibile tenuta dalla mano-artiglio di Maria.
Gli studenti di Langdon apprendevano poi con divertimento come Leonardo avesse infine tranquillizzato la confraternita dipingendo loro una seconda, "annacquata" versione della Vergine delle rocce in cui tutti i personaggi erano disposti in modo più ortodosso. La seconda versione era adesso alla National Gallery di Londra, ma Langdon preferiva l'originale del Louvre, molto più interessante". 2.3 - Il Cryptex (Divagazione):
In queste immagini è rappresentato il criptex, così come lo si evince dal romanzo. Dan Brown scrive che il progetto di questa mini cassaforte a combinazione è di Leonardo da Vinci. Addirittura nell'edizione illustrata del libro è pubblicata una pagina di Leonardo con un meccanismo che sembra simile a quello del Criptex. Il disegno in questione è un foglio del Manoscritto B, per la precisione la pagina 33 verso.
Il progetto di Leonardo non ha niente a che fare con la cassaforte del romanzo e non c'è traccia di questo meccanismo negli altri codici. E' quindi un'invenzione dello scrittore. In realtà Leonardo presenta in questo foglio: un sistema di trasporto su ruote, un fuso di cannone e vari meccanismi che fanno riferimento ad un più complesso meccanismo a cassette ribaltabili di dimensioni ben più grandi di un porta documenti a combinazione.
Il criptex descritto da Dan Brown è una piccola cassaforte porta documenti a combinazione. Consiste in una serie di 5 anelli infilati in un supporto cilindrico con un tappo all'estremità. Ogni anello ha un taglio in corrispondenza di una lettera posta all'esterno. I tagli/scanalature se messe in linea tramite una loro rotazione permettono il passaggio del tappo che non trovando ostacoli riesce ad uscire completamente mostrando il contenuto del cilindro cavo.
Prossima tappa Londra: Temple Church, Westminster Abbey e La Tomba di Isaac Newton... "In London lies a knight a Pope interred. His labor's fruit a Holy wrath incurred. You seek the orb that ought be on his tomb. It speaks of Rosy flesh and seeded womb. A Londra giace un cavaliere sepolto da un papa. Il frutto del suo lavoro ha incontrato una collera santa. Tu cerchi l'orbe che dovrebbe essere sulla sua tomba. Parla di carne di Rosa e di ventre inseminato". ...stay tuned!
|