Nick: sunrise82 Oggetto: sulla guerra e vecchi merletti Data: 16/5/2006 13.31.21 Visite: 239
L'art. 11 della Costituzione, come ha ricordato quel galantuomo del Presidente Ciampi e come i futuri onorevoli presidenti della repubblica continueranno senz'altro a fare, ripudia la guerra. E noi tutti ripudiamo la guerra. Ma mi sono sempre chiesta se non vi siano guerre e guerre. Probabilmente esistono guerre da ripudiare, come quelle che si subiscono (vedi la guerra alla quale è seguita la liberazione, guerra nella quale noi eravamo gli oppressi e i tedeschi gli oppressori, guerra nella quale i Partigiani erano i buoni, e i tedeschi i cattivi, perchè i tedeschi sono sempre i cattivi della situazione) e poi vi sono le guerre buone e belle, quelle che l'esercito italiano, Carabinieri in testa, sono andati a fare in Iraq accompagnando l'esercito americano e inglese, camuffandola per missione di pace. Guerra nella quale, a mio, senz'altro errato, modo di concepire gli eventi, noi siamo gli oppressori e gli iracheni gli oppressi; ma a noi è concesso di fare gli oppressori perchè noi siamo i buoni e lo possiamo fare, invece gli iracheni sono sempre cattivi anche quando difendono la loro terra, anzi, in tale attitudine diventano pure brutti, hanno una religione del cazzo e trattano male le mogli e i bambini. I nostri Carabinieri sono eroi quando muoiono a Nassiriya perchè guadagnano quattromila euro al mese, e i carabinieri italiani non possono morire perchè loro vanno a fare la pace non la guerra, seppur con i fucili e i mitra, ma tanto sono fucili di pace, che sparano fiori. E quando in tv trasmettono i funerali di stato di questi santoni che sono morti in onore di tutti noi, bisogna piangere e mostrarsi dispiaciuti, se proprio si è sprezzanti nei confronti del buon senso e del bene verso il proprio paese si può pure non piangere ma bisogna restare in silenzio per un buon quarto d'ora e resistere alla tentazione blasfema di cambiare canale. Dunque da buoni e belli quali siamo (mai quanto gli americani però che sono pure alti) le crociate le possiamo fare quando e come vogliamo, ci tocca per destino andare a liberare qualche terra santa e fare piazza pulita di qualche infedele di turno. E dobbiamo pure festeggiare l'anniversario della liberazione mostrandoci felici per questo, senza considerare tale evento come un residuato bellico, un'anacronistica, ipocrita ricorrenza di uno Stato che annovera tra i suoi ministri quel Fini che fino ad alcuni anni fa ha fatto parte del Movimento sociale ex partito fascista che ha perseguitato quegli stessi ebrei che egli è andato in qualità di Ministro degli Esteri a visitare a Gerusalemme. Dobbiamo piangere pure quando cadono le torri gemelle, dobbiamo essere uniti contro il terrorismo e soffocare ogni manifestazione di insofferenza internazionale giacche la nostra causa è quella giusta(che poi non si tratta nemmeno della nostra causa ma questa è una faccenda di demagogia più volte affrontata). Per l'ennesima volta benvenuta finalmente democrazia e benvenuto buon senso, o perlomeno benvenute alle prime parvenze di questo e mi auguro si ritorni a fare politica veramente,realmente, facendo rinascere quel tessuto democratico che costituisce la linfa vitale del vivere umano.
|