Nick: N|N Oggetto: uffa Data: 23/1/2004 12.47.33 Visite: 39
Sempre uguale a se stesso e vive di espedienti di ANTONIO DIPOLLINA Ha solo quattro anni e vive già di espedienti, questo Grande Fratello. Del resto già alla seconda edizione i concorrenti imitavano quelli della prima, alla terza hanno imitato quelli della seconda e così via. E' un format del format, ovvero quello che i reclusi nella casa costruiscono nella propria mente nelle settimane di preparazione e poi applicano al programma una volta entrati in casa. E allora, dopo la sollevazione popolare che ha impedito la presenza di un padre nel senso di un prete, si scopre che tutto si deve reggere sul dualismo tra un padre nel senso del papà e una figlia con cui non è mai andato d'accordo. La figlia non ne sapeva nulla, il padre sì, e dire che in genere succede il contrario (basta guardarlo e sentirlo trenta secondi, del resto, per solidarizzare immediatamente con la ragazza). Un espediente, appunto, al quale nelle prossime settimane se ne aggiungeranno molti altri. La sfida è feroce: reggere in ascolti e attenzione di fronte a quella che si annuncia come la nouvelle vague del reality, ovvero le prossime Isole dei famosi e simili, quelle che puntano su personaggi già conosciuti, e che sono appannaggio della Rai (il noto servizio pubblico) a partire dall'imminente "Talpa". Tanto valeva far saltare il banco e reinventare il programma, invece i concorrenti del Gf sono i soliti ignoti, fatti allo stesso modo e pescati negli stessi orizzonti di vita delle precedenti edizioni. Buon per loro. E solo per loro. da repubblica |