Nick: PirataBG Oggetto: re:ESATTO Data: 25/7/2006 10.50.54 Visite: 19
(condordo sul discutere di fronte ad una birra su diversi punti di vista ) Il problema è che Israele, al contrario di come viene dipinto, è uno stato molto aperto. Non è vero che porta astio verso popolazioni diverse o culture diverse. Nello stesso stato convivono centinaia di culture diverse (orientali, arabe, occidentali, indiane, e chi più ne ha più ne metta). Trovi cartelli scritti in 3 lingue diverse (Ebraico, Arabo e Inglese) e molta molta apertua mentale. Non sono un popolo che "spara" sul diverso. Stesso frà di loro sono diversi. Conosco una famiglia. Madre italiana, padre iracheno, figli sposati con marocchini. Un miscuglio di culture che sarebbe quasi impossibile in altre parti. Molti arabi VIVONO in israele (un esempio frà tutte, la città di Akko, è totalmente araba. Se guardi la posizione è un po più a nord di haifa). I palestinesi hanno sempre lavorato in israele, perché il loro stato offriva poco o nulla. Inoltre, lo stato ebraico stà attraversando una pofondissima crisi per colpa dei coloni che, rientrati in patria, non hanno avuto più nulla e per adesso rappresentano solo un peso per la comunità. Concludo: ammetto che i civili sono inermi, ma lo sono pure quelli istraliani che periscono sotto le bombe dei terroristi. O che muoiono ogni giorno andando a far la spesa per un kamikaze. Non è bello vivere salutandosi e dicendo "chissà se ci rivedremo poi". Ma, ripeto, nella guerra non c'è mai giustizia. |