Nick: DOCET Oggetto: sono cose giustissime Data: 25/7/2006 11.5.17 Visite: 19
e riconcordo sul discorso della birra. ma serio però! ne capisci conosci la situazione medio orientale e io ho un sano bisogno di interfacciarmi con persone che FINALMENTE hanno qualcosa da dire. è splendido poter parlare con chi ha da dire e quindi può ascoltare. Detto questo tu mi hai detto una cosa che nn sapevo: gli israeliani sono stati sempre aperti agli scambi culturali. io questo lo credo come lo era per l'america. L'america è un paese multirazziale che però oggi vive una sorta di nazionalismo che sembra quasi cozzare con quei principi che l'hanno reso famoso nei decenni passati. io però pongo il centro di tutta la questione sul discorso politico. e qui si apre qualcosa che sinceramente su un post è lungo da spiegare ma in cui credo ciecamente... è lungo e nn mi ci soffermo proprio ma era il discorso politico che facevo prima in pratica. (democrazia=immagine) Lasciami però dire che il riconoscimento di un palestinese che viene a lavorare da te non può prescindere poi dal riconoscimento di tutto uno stato fatto di palestinesi. Ecco quindi che il palestinese o il marocchino NON sono esseri leciti SE integrano il loro lavoro IN ISRAELE, ma lo sono anche quando le loro forze produttive sonoi a servizio del loro stato. è come dire: sei uomo se lavori da me (e quindi per me) ma nel momento in cui resti lì io nn ti riconosco neanche uno stato. qualcosa nn quadra, qualcosa è sfuggito o qualcosa nn è stato intuito. questa colpa è senz'altro come dici tu reciproca, ma permettimi di dire che chi ha avuto i mezzi culturali per emanciparsi ha anche una sorta di dovere sociale maggiore dato proprio dalla "luminosità" del suo intelletto cresciuto in un ambiente culturalmente più valido. come dire: siamo culturalmente avanti ma quindi abbiamo anche un obbligo maggiore di comprensione verso quegli uomini che nn hanno avuto la nostra fortuna. è spirito puramente solidale. sembrano chiacchiere? per me è l'unico modo (e lo dico col cuore proprio) di salvare il mondo. Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile. (W.A.)
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