Oriana Fallaci è morta. La scrittrice e giornalista si è spenta la notte scorsa in un ospedale di Firenze. Aveva 77 anni. Da molti anni lottava contro il cancro da lei definito L'Alieno. La scrittrice era ricoverata già da qualche giorno in un ospedale fiorentino dove, secondo sue precise disposizioni, la degenza è avvenuta nel più stretto riserbo. Le esequie della Fallaci, per sua espressa volontà, si svolgeranno in forma strettamente privata. Lo hanno reso noto i familiari.
Molte le polemiche e i dibattiti sollevati dai i suoi libri e articoli pubblicati dopo gli attentati dell'11 settembre, in "difesa della cultura occidentale", una posizione di netta contrapposizione al fondamentalismo islamico. Per tutta la vita aveva espresso opinioni anticlericali, ma negli ultimi anni si è avvicinata al cattolicesimo, fino a dichiarare pubblicamente la sua ammirazione verso Benedetto XVI. Il 27 agosto del 2005 il Papa l'ha ricevuta a Castel Gandolfo in udienza privata. Nel marzo dello scorso anno, Libero aveva lanciato una raccolta di firme per chiedere al Presidente della Repubblica di conferire alla Fallaci il titolo di senatore a vita. L'appello era stato sottoscritto da oltre 75.000 persone.
Lunga e avvenurosa la vita di Oriana Fallaci. Come riporta l'enciclopedia Internet Wikipedia, durante la seconda guerra mondiale si unì al movimento clandestino della Resistenza Giustizia e Libertà vivendo in prima persona i drammi della guerra: nel corso dell'occupazione di Firenze da parte dei nazisti, il padre Edoardo fu catturato e torturato, ed in seguito rilasciato. Per il suo attivismo durante la guerra ha ricevuto un riconoscimento d'onore dall'Esercito Italiano.
La Fallaci iniziò giovanissima la carriera giornalistica, lavorando come inviata speciale ed in seguito come corrispondente di guerra per L'Europeo: dal 1967 in Vietnam, poi nella guerra Indo-Pakistana, in Sud America, in Medio Oriente. Il 2 ottobre 1968, durante una manifestazione di protesta contro i Giochi Olimpici a Città del Messico, rimase ferita negli scontri tra manifestanti e polizia in Piazza delle Tre Culture. Creduta morta, fu portata in obitorio e solo in quel momento un prete si accorse che respirava ancora. Dopo aver seguito come corrispondente di guerra alcuni tra i più importanti conflitti del secolo scorso, dal Vietnam al Medio Oriente, la Fallaci si è dedicata prevalentemente all'attività di scrittrice.
A quest'attività di reporter hanno fatto seguito le interviste a importanti personalità della politica, le analisi dei fatti principali della cronaca e dei temi contemporanei più rilevanti. Tra i personaggi intervistati dalla Fallaci: Nguyen Cao Ky, Yasser Arafat, Mohammad Reza Pahlavi, Henry Kissinger, Walter Cronkite, Indira Gandhi, Golda Meir, Nguyen Van Thieu, Zulfikar Ali Bhutto, Willy Brandt, l'Ayatollah Khomeini, e Muammar Gheddafi. Consegnandole la laurea ad honorem in letteratura, il rettore del Columbia College di Chicago la definì uno degli autori più letti ed amati del mondo. Ha scritto e collaborato per numerosi giornali e periodici, tra cui: New Republic, New York Times Magazine, Life, Le Nouvelle Observateur, The Washington Post, Look, Der Stern, oltre che naturlamente per il Corriere della sera.
ADDIO ORIANA!

"Cos'è che fa dell'uomo un uomo? Forse le sue origini? Il modo in cui nasce? Sono le scelte che fa nella vita non come comincia a fare le cose, ma come decide di finirle".