Nick: IoOdio Oggetto: Sono Curioso Di Sapere Data: 20/3/2004 9.36.12 Visite: 162
ATTENZIONE: post stupido, inutile e pure un po' ipocrita. dando una scorsa ai post degli ultimi giorni, ho letto che molti, qui, sono contrari alla diffusione di cd e dvd masterizzati, di mp3 e roba simile. sono rimasto quanto mai sorpreso da chi difende il diritto di proprietà e il diritto d'autore, anche perché di argomentazioni del genere non ne avevo mai sentite prima: o meglio, qualche volta le avevo sentite, ma da persone che hanno un bel po' di soldini in tasca, e hanno un bel parlare di cd originali e libri nuovi di zecca. poi mi fanno sorridere quelli che dicono che "gli artisti vengono derubati, e sarebbero contrari a ogni duplicazione". ma quando mai? se i cantanti non approvano esplicitamente il falso, è perché altrimenti sarebbero licenziati. la maggior parte dei professori universitari che ho conosciuto, non a caso, non se la prende se all'esame portiamo le fotocopie. ma queste persone sanno quanto realmente guadagnano gli autori, dai cd e dai libri che vendono? io da queste persone che si dicono dalla parte della legge, vorrei sapere se non hanno mai fotocopiato un libro universitario, o se non hanno mai usato una cassettina falsa, neanche quando si era piccioli e i soldini scarseggiavano. vorrei sapere se ritengono giusto che solo le persone benestanti possano studiare all'università, o ascoltare musica e vedere film. eppoi, come dimenticarlo?, avrei qualche parola da spendere sull'accostamento, che qualcuno ha fatto, tra i prodotti creativi e artistici come film e musica e altri prodotti di lusso, come una yacht e una vacanza o cose del genere. chi non ha la disponibilità economica non acquisti cd, dvd e libri, come non acquista gli altri beni che non può permettersi. mmmh... quindi i prodotti che hanno a che fare con la creatività e la cultura devono essere per pochi? non vanno incoraggiati e protetti? io sono per il falso, quello che consente ai ragazzi (e non) di studiare all'università anche con pochi soldi in tasca, di ascoltare musica lontana dai soliti circuiti commerciali, di scambiarsi cultura ed emozioni. anche se forse questo è solo un discorso di comodo. (?) |