Nick: Viola* Oggetto: Chi sono i veri sbirri Data: 5/2/2007 15.21.9 Visite: 348
è talmente grandi la mia rabbia e la mia nausea per i fatti di catania, per i sedicenti ultras, per la loro mentalità, per coloro che ci fanno sociologia d'accatto nonostante tutto, che non riesco nemmeno ad esprimerli. poi ne ho le palle piene, veramente, tanto so che è inutile. come ho detto più sotto non c'è nemmeno l'onestà di dire che del poliziotto e di tutto il resto non fotte un caxxo a nessuno, fotte solo di non avere la pazziella per un paio di settimane, e questo è tutto. da ciò oi tentativi di giustificazione, cose assurde come: "sì, ma le vere vittime siamo noi ultras etc" . quando si arriva a tale idiozia vuol dire che si è giunti al punto di non ritorno, i discorsi sono inutili, e questi elementi devono affogare solo nella loro merda. peccato che la schizzino addosso anche agli altri allora bisognerebbe sopprimerli, non lo so. datemi una soluzione. ah no, sono a guardia di una fede, dimenticavo. allora quando si tratta di fede...vorremmo mica finire come i vignettisti di maometto o salman rushdie? per carità. vabbè cmq la faccenda di avere visto sui muri scritte inneggianti a ciò che è accaduto, e cose tipo: "per vendicare carlo giuliani", è riuscita a scuotermi un pò. assuefatta al rincoglionimento barbarico che ci inonda dalla tv e da siti anche come ircnapoli quando si parla di calcio, credevo che più in basso non si potesse scendere. ma che sciocca, ho la memoria corta. 10 100 1000 paparelli, dimenticavo. ah ah. che spiritosoni quelli che scrivono ste cose. e soprattutto CHE UOMINI. ecco ciò che ha scritto ieri Michele Serra su "La Repubblica" a tal proposito, non mi va di aggiungere altro. "Caro piccolo sciacallo che, sopra un muro di Livorno, hai inneggiato alla morte dello "sbirro" Filippo Raciti: ma come fai a non sapere che lo sbirro sei tu? Raciti era un lavoratore di 38 anni, che per uno stipendio da operaio andava a farsi sputare addosso da quelli come te. Soldatacci, sbirraglia da curva, branco armato che per provare il brivido di essere qualcuno trasforma la miserabile identità di "tifoso" in valor militare. Tu sei lo sbirro, tu il repressore, tu il persecutore delle vite altrui, tue e tutte le cosche mafiose che, in tutti gli stadi italiani, presidiano il territorio della domenica (rubandolo agli altri) per dimenticare di essere UNO ZERO tutti gli altri giorni. Credi di essere "di sinistra", magari "rivoluzionario", ma hai la tipica testa del maschio reazionario, piena delle parole retoriche e sceme della sedicente "cultura ultrà": onore, gloria, vittoria, cascami di un linguaggio di guerra che ormai fa ridere anche nelle caserme, dove i tuoi coetanei la vita la rischiano davvero. Magari avrai vent’anni, ma sei UN VECCHIO. Un vecchio violento e ipocrita, che per ammantare di qualche ideale la tua frustrazione, la tua prepotenza, te la passi da ribelle. Non sei un ribelle, sei un conformista. Un piccolo conformista dal cuore vuoto. Vuoto quanto basta per diventare sbirro." "quanti amarono i tuoi istanti di lieta grazia e amarono la tua bellezza con falso e vero amore, ma un solo uomo amò in te l'anima pellegrina e amò il dolore del tuo mutevole volto" - W.B. Yeats |