è strano passare una notte in ospedale.
assistere tuo nonno per tutta la notte.
ritrovare nello stesso reparto il tizio dell'incidente dei due gommoni.
e poi scoprire che il ragazzo del letto accanto ha solo 16 anni e ha perso una gamba perchè ha trovato i ladri in casa al ritorno dalle vacanze.
si, è vero, tuo nonno l'ha investito un figlio di puttana che non si è fermato e lo ha quasi ucciso.
è vero, ha 76 anni.. però è tuo nonno.
e ti fa male vederlo con le braccia legate al lettino ma non puoi scioglierlo, si agiterebbe e strapperebbe via i punti. Ti fa male vederlo respirare a fatica, non riuscire a dormire fino alle 4 di notte, cercare di grattarsi e aspettare che tu lo faccia per lui.
e quel ragazzino di 16 anni, sembrava tanto forte, ha allontanato sua madre prima che l'auto del ladro lo schiaciasse al muro maciullandogli una gamba... un eroe. E poi lo senti singhiozzare mentre abbraccia suo padre, nel cuore della notte...
... e ti volti, ti volti dall'altra parte perchè questa non è la prima notte che fai accanto a tuo nonno.
...perchè sai bene l'effetto che fa tutto ciò che li vedi poco dopo.
E di fatti questa volta non riesci ad arrivare a casa e farti una doccia prima di piangere, lo fai gia in vespa mentre torni.
Un pianto di liberazione. Sembra che ti eri trattenuto tutta la notte.
Da un lato mi dico che, in fondo, vivere certe esperienze serve.
A crescere, a non fare errori in futuro... a farsi le ossa...
Ma magari, chissà, è solo una brutta, brutta nottata!