Nick: gay-o Oggetto: quello che intendo... Data: 17/9/2007 14.7.47 Visite: 5
... è che il problema è molto più ampio. metaforicamente potrei dire che il test è la punta del dito, l'università la vera direzione verso cui guardare. sono quasi arrivato a pensare che il test, con annessi e connessi, è quasi un elemento salvifico (nel nostro paese) nei confronti di quei poveretti che eviteranno di spender fior di milioni e sacrifici essendo esclusi da facoltà non connesse con il mondo del lavoro. purtroppo!!!!!!!! dovremmo discutere (a livello nazionale) di come strutturare la formazione, di come farla fruttare per chi la fa, di come organizzare il sapere, dopo (e solo dopo) discutere le modalità di accesso ad essa (evidentemente permettendo a quante più persone di accedervi). per ciò che attiene la raccomandazione, beh, il problema non riguarda l'università ma la vita in toto degli italiani, sia esso la visita specialistica alla asl che lo studio, il lavoro, etc... manca quansi che anche per entrare in discoteca o in un bar sia necessaria! imghttp://www.ircnapoli.net/img2.asp?safe=1&n=45795_mona.gif/img |