Nick: Vody Oggetto: OGGI M'ISCRIVO ALLA CGIL Data: 16/6/2004 12.36.13 Visite: 272
Credo sia utile partecipare in prima persona alla difesa dei propri diritti e a quelli in generale dei lavoratori. Il luogocomunismo di massa, ben rappresentato su questo sito, mi dirà che il sindacato non serve a un cazzo, che i sindacalisti hanno rovinato l'Italia e le solite baggianate sul genere. Io so solo che se non ci fossero state le lotte sindacali si lavorerebbe per un sacco di ore al giorno, senza diritti, esposti a ogni tipo di arbitrio. Una cosa è criticare i limiti attuali del sindacalismo e la burocratizzazione della sua funzione, un'altra è criticare tout court l'esperienza sindacale. Non mi cruccio quando queste critiche vengono dai soliti benestanti col culo al caldo, per loro i lavoratori sono una variabile marginale da flessibilizzare, assumere e licenziare a piacimento, pagare a seconda della convenienza e ricattare col trasferimento delle produzioni all'estero nei paesi del terzo mondo o con il lavoro a nero qui in Italia. Mi spiace invece quando a farsi portatori inconsapevoli di queste critiche demagogiche sono gli stessi lavoratori, che in molti casi giustamente adirati verso singole figure di sindacalisti, finiscono per generalizzare questo dissenso estendendolo all'intera esperienza sindacale. M'iscrivo alla CGIL NIdiL Napoli, un ramo dell'organizzazione che si occupa della tutela e della rappresentanza dei lavoratori atipici, ovvero di tutte quelle figure che la trasformazione radicale del sistema produttivo e del mercato del lavoro sta facendo emergere. E' proprio l'esistenza di questo settore nuovo che mi ha spinto a fare la mia scelta. E' finita la società del posto fisso, della centralità della grande fabbrica e della massificazione della figura operaia. E' tempo di costruire un nuovo sindacato, che vada oltre l'abitudine storica ai contratti collettivi, al welfare figlio del compromesso fra DC e PCI, alla concertazione. Quell'epoca è definiticamente tramontata e c'è da costruire il sindacalismo del terzo millennio. Io voglio esserci e fare la mia parte. Oggi m'iscrivo alla CGIL, 58 anni dopo mio nonno e 35 anni dopo mio padre, oggi mi ricongiungo idealmente alla storia della mia famiglia e ne sono fiero. |