Oggetto: re:alt
Data: 11/12/2007 0.35.12
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è stato detto:
Lo stesso dicasi per la questione di stati che adottano strategie di politica estera differenti da quelle adottate sul piano interno. la politica è l'arte del possibile e non mi pare che la situazione ibterna di Spagna ed Inghilterra sia lontanamente paragonabile a quella del Kossovo.
Le questioni basche e catalane della Spagna e la questione scozzese dell'Inghilterra sono completamente diverse da quella del Kosovo e della Serbia... hai pienamente ragione, l'ho affermato anche io infatti: le prime hanno motivazioni storiche che credo siano fondamentali per decretare se un popolo ed il suo territorio abbiano il diritto a dichiararsi "indipendenti", a dichiararsi "nazioni". Perchè, dal mio punto di vista, una nazione senza un'identità storica non può definirsi tale.
Forse ho mancato di sottolinearlo nel mio intervento - e mi dispiace perchè avrei dovuto farlo, ma come ho scritto non volevo far uscire un papiello - ma queste questioni non possono essere paragonate a quelle sopracitate, quoto e condivido. E proprio per il fatto che il Kosovo non ha alcuna identità storica alle spalle che sia stata prodotta dagli antenati di coloro che al momento si definiscono suoi abitanti... l'unica storia che il Kosovo ha è quella che appartiene alla storia della Serbia, cosi è e cosi sarà.
Se il Kosovo diventerà una nazione sarà soltanto una "creazione" per accontentare un gruppo di persone, per togliersi dalle palle un problema "pesante" che nessuno, all'interno dell'Unione Europea, ha il coraggio e la volontà di affrontare nell'unica maniera esistente, ossia il ricorso alla storia di un paese: aprirsi un bel libro, vedere che quel cazzo di territorio non può essere scippato dall'oggi al domani soltanto perchè c'è una schiacciante maggioranza etnica che vi vive al suo interno.
L'Europa, per quanto concerne questa questione-Kosovo, ha tra le mani una grandissima responsabilità: ha tra le mani la penna per scrivere una pagina di storia le cui conseguenze potrebbero portare allo sfracelo di qualsiasi nazione esistente al suo interno. Si sta sottovalutando il problema, ancora una volta, per l'ennesima volta, come quando Chamberlain e compagni non ebbero i coglioni di affrontare la minaccia della Germania hitleriana preferendo ammortizzare il problema, magari prendersi del tempo rinviandolo a tempi migliori, legittimando le sue pretese.
Se l'Europa dà il beneplacito al Kosovo indipendente, qualsiasi minoranza potrà arrogarsi il diritto di seguire lo stesso esempio: i Fiamminghi ed i Valloni lo sbatteranno in faccia al Belgio per sincersi, lo farà la minoranza (ma non troppo) turca in Germania, lo faranno i serbi di Bosnia, i ceceni, gli ossezi, gli abkhazi, i catalani, i galiziani, i baschi, i curdi, magari anche quei coglioni dei Leghisti che altro non aspettano. E non è fantapolitica, non credo nelle cose comunemente definite come "lontane ed impossibili dall'accadere": si è visto come spesso la fantasia sia diventata realtà.
Ho posto di fronte alla situazione kosovara quelle della Spagna e dell'Inghilterra per sottolineare come certi paesi compiono delle azioni senza rendersi conto del controsenso a cui danno origine... avvallano la nascita di uno stato che non ha alcuna motivazione per farlo e la negano a chi, al contrario, le ha ed anche forti, fondate su basi storiche e magari pure antropologiche (il ceppo basco non appartiene al ceppo spagnolo, è un dato di fatto).
Dunque... perchè pisciare sui libri di storia, fottersene, non andarseli a leggere, per l'ennesima volta?
Personalmente - e questa me la puoi davvero chiamare fantapolitica - credo che sotto tutto questo ci sia il forte interesse di ridurre l'influenza russa sull'Europa... lo sfascio della Jugoslavia - per non parlare di quello del blocco sovietico - ha giovato alla causa degli Stati Uniti di ottenere maggiore controllo su territori confinanti con la Russia o vicini ad essa... Macedonia, Montenegro, ora Kosovo, è tutto un guadagno.
'o sapev, a final c'è asciut 'o papiell
