Nick: The`Devil Oggetto: ecco qualcosa Data: 11/1/2008 10.39.2 Visite: 58
Non si è fermata neanche durante la stagione estiva la moria degli ovini della famiglia Cannavacciuolo, gli allevatori locali che, unitamente a quelli della famiglia Gerlando, stanno da oltre tre anni assistendo alla decimazione degli animali delle loro greggi causata dalla diossina. E sono proseguite anche le loro proteste, caratterizzate negli anni dall'occupazione, con i propri greggi, dei binari della stazione ferroviaria, della Casa comunale, di piazza Duomo, oltre che dal "pascolo urbano" praticato sia lungo le strade cittadine che lungo quelle di Napoli, direzione centro Direzionale, sede della Regione Campania. Sempre rimanendo in attesa del dissequestro e dell'abbattimento dei propri animali, previa erogazione del ristoro loro spettante, così come stabilito dal Dipartimento di Protezione Civile. Senza dimenticare che sono stati stanziati due milioni di euro dal Governo per un monitoraggio ambientale e sanitario di Acerra nell'ambito dell'emergenza diossina ed elevata mortalità per tumori. Un finanziamento contenuto in un'ordinanza di Protezione Civile firmata dal Presidente del Consiglio Romano Prodi per la realizzazione dei primi interventi urgenti contro la cronica situazione di emergenza causata dall'inquinamento da diossina. E che l'ordinanza ha nominato commissario delegato il sindaco di Acerra, affinché adotti "tutte le iniziative necessarie per rimuovere le situazioni di pericolo ed assicurare sostegno economico alle attività produttive agricole e zootecniche danneggiate". Il dispositivo prevede anche l'avvio delle attività di indennizzo degli allevatori acerrani con una prima tranche di 600 mila euro, che dovrebbe finanziare il disagio economico contratto in questi anni dalle famiglie di allevatori locali. Intanto qualche settimana fa cinque ovini con malformazioni alla testa, due dei quali poi morti, sono stati trovati nella propria azienda attualmente sotto sequestro da Mario e Vincenzo Cannavacciuolo, i pastori che lottano da svariati anni contro i danni prodotti dalla diossina. E nel frattempo si è rimasti in attesa del pronunciamento sulla vicenda dei veterinari dell'Asl Na 4. "Quando siamo andati in azienda - ha raccontato Vincenzo, che porta lo stesso nome del padre, il pastore morto nell'aprile scorso a causa di un cancro - abbiamo trovato cinque pecore che avevano la testa gonfia e gli occhi chiusi per l'eccessivo gonfiore. Due di esse sono poi morte. Ormai delle 3000 pecore di un tempo ne sono rimaste solo 250". Mario, dal canto suo, non omette di aggiungere che nel 1996 morirono 800 ovini e l'Asl allora attribuì queste morti al virus Parapox, noto come "lingua blu". Perciò il gregge è sotto sequestro dal 10 Marzo e sono morti 2500 capi, il cui latte era interessato da un numero di picogrammi di diossina pari a 51 per grammo rispetto ai 3 previsti dalla normativa in materia, così come accertato dalle analisi effettuate dall'Istituto zooprofilattico "Mario Negri" di Milano. Ma cosa ha espressamente dichiarato Marletta in proposito, che ha confermato la segnalazione degli animali malformati? "Che un accertamento non c'è stato. Noi abbiamo ricevuto le segnalazioni degli ovini malformati e l'abbiamo comunicato all'Asl. Se sia necessario fare degli accertamenti in merito alla morte di alcuni capi lo dovranno stabilire i dottori veterinari. Troppo spesso, però, si tende a collegare tutto alla diossina". Una dichiarazione decisamente fuori luogo, sia perché lo stato di emergenza ambientale da diossina è stato prorogato ormai da marzo scorso dallo stesso Governo fino al 21 dicembre prossimo e sia perché i tanti contributi erogati alle due famiglie di allevatori sono stati giustificati proprio attraverso la presenza della diossina, come si può tranquillamente evincere dalle tante Delibere di Giunta prodotte in merito in questi anni. L'11 settembre scorso, dinanzi al Municipio, nuova protesta degli allevatori, che hanno ribadito di non aver percepito ancora un euro della prima tranche dei soldi stanziati da Governo e Regione a loro favore. A detta dell'assessore alle Emergenze Ambientali, G. Fatigati, manca solo la firma del ministro Padoa Schioppa al decreto, che devono avere ancora un po' di pazienza. http://www.atenakeru.altervista.org/continua-la-moria-degli-ovini.html It`s Better To Reign In Hell Than Serve In Heav`n
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