Nick: MEE Oggetto: re:la difesa della vita Data: 4/2/2008 19.32.17 Visite: 37
proprio qualke giorno fa ho accompagnato un'amica a fare le analisi del sangue. nel giro di 2 ore la conferma: è incinta. lei cattolica praticante ecc lo tiene xkè manco pensa esistano altre soluzioni. prima l'avevo accompagnata al consultorio dove la dottoressa si è stupita di tanta determinazione essendo "...abituata a trattare solo casi di aborto". un altro medico ha detto di aver praticato solo in una settimana 80 aborti, la più grande aveva 20 anni. insomma la realtà è questa. nn so quanto queste 80 ragazze avessero consapevolezza del loro gesto, quanto avessero sofferto prima di giungere a qst o l'avessero affrontato con leggerezza. su una cosa xò sono sicura, l'intervento dev'essere traumatico, anke x una donna forte e decisa ke sia la soluzione migliore. il problema sorge allorquando lo desideri 1 figlio, ma scopri ad 1 certo punto ke ha delle malformazioni o dei ritardi... scegliere di abortire in quel caso ha tutto 1 altro significato. è una scelta ancor + sofferta e traumatica. pertanto penso sia un'assoluta mancanza di sensibilità e tatto nei confronti della donna agire in qst modo. cioè lo vedo 1 forte ostacolo alla libertà di scelta. cazzo dico io, se tu ginecologo nn te la senti di ammazzare quello ke secondo te è già 1 bambino, nn farlo qst'intervento. ci sarà 1 altro al posto tuo a farlo. se tutti dovessero rifiutarsi 2 sono le possibilità ke si prospettano: -la mamma si rassegna, lo fa nascere e poi lo abbandona in ospedale -lo fa nascere in casa e lo kiude in 1 sacchetto
è stato detto: a me sembra che la questione sia strumentale, aggiungiamoci il fatto che il simposio si è tenuto a roma e tra i firmatari ci sono primari della cattolica.
...e mentre nel paese della santa sede si discute di rianimare feti abortiti a londra lavorano x trasformare le cellule staminali del midollo osseo femminile in spermatozoi
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