Nick: siddharta Oggetto: LA MUSICA Data: 15/7/2004 10.20.36 Visite: 125
Era un pò un rito. Si comprava, lo portavi a casa, ma prima di arrivarci, lo aprivi per leggerci i crediti, per guardarci l'interno. A volte certe copertine erano vere e proprie opere d'arte. Comprare un disco in vinile era un pò un rito. MI ricordo i dischi che ho consumato. "Wired " di Jeff Beck: da poco avevo iniziato a suonare la chitarra, stavo alle scuole medie, comprai quel disco e la decisi che dovevo avere una chitarra elettrica. Mi ricordo Dalla di Lucio dalla, lo ascoltai così tanto che avevo imparato anche dov'è che saltava; mi saltava su " Mambo " , " La sera dei miracoli " e " Siamo Dei ". " Come in ultima cena " del Banco del MUtuo Soccorso. Il doppio live degli " Eagles " con quella copertina a forma di cassa con le borchie negli angoli. E tanti altri. Quando si comprava un disco lo si portava a casa di amici per ascoltarlo sui vari impianti. In quel periodo c'era il culto della " Torre ", questi impianti stereo assemblati con il mito del suono. Ascoltare la musica non molto tempo fa aveva una dignità. Chi è nato quindici e anche venti anni fa invece, si è gia ritrovato ad ascoltare la musica che esce da due cassettine di plastica poste a fianco di un monitor del pc e in formato mp3; si è già ritrovato a credere che un musiscista è eccezionale perchè MTV ne passa il videoclip cinque volte al giorno; si è già ritrovato a pensare che la musica non si compra, ma si scarica, i concerti sono solo quelli organizzati dalle multinazionali che fanno cornetti o dai gestori dei telefonini. Abbiamo perso la memoria storica! Forse arriverà il giorno che la musica sarà così breve e veloce,come ci sta abituando questo mondo, che dal tempo dei concerti e del vinile si passerà ad ascoltare il proprio artista preferito come suoneria del cellulare. E' triste, ma è vero!
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