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Nick: TOPPONI
Oggetto: re:ALLA PROSSIMA, CIAO A TUTTI
Data: 20/7/2004 1.6.13
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Io una cosa non ho capito di tutta questa retorica virtualistica: cosa c'è di irreale in internet? A me pare molto reale il fatto di scrivere questa cosa, cliccare su "inserisci il messaggio" e poi trovarla sul forum. Mi pare di una materialità quasi marchiana. Poi, perché quello che leggo qui è virtuale - quindi falso, illusorio - mentre quello che leggo in un giornale, in un romanzo, in un diario è tanto più reale e nobile della realtà? Se è perché nel primo caso dall'altra parte ci sono stronzi qualunque, piuttosto che professionisti della scrittura o dell'opinione, torniamo paradossalmente ai tanto agognati tuffi nella sana realtà: tanto meglio il primo caso, testimonianza di una realtà vera. Aldilà di questa provocazione: se la realtà è fuori di qui (ma chi è che realmente si può permettere di non confrontarcisi?), non è in rete e non è neanche nei giornali, nelle riviste, nei libri, nei cinema, nei quadri e nei videogiochi. Allora siamo fottuti proprio e non so come tu possa voler fare il giornalista / scrittore: pretenderesti di metterti tra la realtà e gli altri, relegandoli - solo per il bene del tuo ego, a questo punto - nei loro bunker di depressione. Se invece la realtà è fatta di gente in carne ed ossa, ma anche di testimonianze, rielaborazioni, comunicazione a qualsiasi livello, allora stiamo bene coi forum, coi libri, con gli uffici, le birrerie, le strade e i videogiochi. Io sono più per la seconda.
