Nick: Buendia Oggetto: scandalo medici intercettati Data: 10/6/2008 20.56.15 Visite: 584
premetto: non voglio fare una difesa di categoria. nello specifico di quello che è stato riportato più sotto, poi (rotuleo con tibiale) posso dire relativamente poco. innanzitutto, gli ospedali sono posti per cinici o portano a diventarlo molto, troppo spesso. quindi tutta la faccenda della 'missione' va resettata. oggi i diritti del paziente o assistito sono tutelati fortunatamente molto più di quanto avvenisse fino a qualche anno fa. detto questo, un'operazione chirurgica è un atto complesso anche nelle circostanze più banali (leggi routine). le persone coinvolte sono diverse: infermieri, chirurghi, anestesisti, responsabili di sala. se uno solo di questi tasselli salta anche l'operazione più semplice tecnicamente diventa un brutto affare. al di là del sensazionalismo (la clinica degli orrori, nuovo psychothriller) di certi titoli, mi chiedo "ma chi legge ha una vaga idea della portata reale di quello di cui si sta parlando"? per esempio, sa che per aver aperto un ginocchio a vacante si rischia di avviare delle procedure legali che possono arrecare un grave danno alla struttura e a quelli che ci lavorano? certamente mi si potrebbe rispondere che è giusto che ciò accada per tutela del paziente. ma il punto è un altro ancora e questa cosa sfugge: i medici sono uomini come tutti gli altri e la gran parte di loro subisce un sistema burocratico per cui conta l'efficienza più dell'efficacia. non è una catena facile da spezzare, non è un mestiere facile. spesso questi bastardi stanno esattamente al centro di un sistema di equilibri sottilissimi dove la 'vocazione' non trova più tempo o spazio.
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