Nick: Kashmir Oggetto: Ieri Data: 25/6/2008 22.24.2 Visite: 275
Ho pubblicato una poesia di Benni, qualcosa a cui tenevo molto. Una persona ha letto, forse due, non mi interessa. A me piace molto osservare, come le persone prendano per culo tanto facilmente, o parlino a vanvera. Senza minimamente considerare ciò che può provare chi legge. Un pò di empatia ogni tanto aiuta. Non sono il tipo che pubblica una poesia perché è figa. Nessuna poesia è figa. Io ne ho lette tante nella mia vita, migliaia, e di mie ne ho scritte un centinaio. Ma solo due fra quelle che ho letto ho sentito mie, forse più mie di quelle che ho scritto io stessa. Una di queste è "Serepta Mason" di Edgar Lee Masters, tratta da Spoon River. L'altra è appunto Tema d'amore - Lisa, di Stefano Benni. Due periodi diversi, due poesie diverse. Non esistono poesie fighe. Una poesia è un ammasso di parole, un ammasso di parole scritte bene, in maniera diretta, che può arrivare a penetrarti l'anima come potrebbe farlo un coltellaccio da cucina, oppure a non sfiorarti neanche lontanamente. Dipende da ciò che stai vivendo, non dalla sensibilità. Una poesia può penetrare anche il più "amici di Maria De Filippi" degli animi. Se dovessi descrivere io in qualche verso come mi sento ora, avrei scarso successo. Troppo stanca, di una stanchezza emotiva. Non sono mai andata d'accordo con me stessa, troppo istintiva, troppo impulsiva, troppo testa di cazzo. Devo imparare a convivere con me stessa, ho capito che non posso cambiare per quanti sforzi io faccia. E vedo sempre la stessa merda ogni volta che mi guardo dentro, mi viene la nausea, vomito, poi dopo un pò sale tutto nuovamente. Cercando di essere trattata con dignità da chi mi circonda quando sono la prima a mancarmi di rispetto. E' una brutta brutta cosa. Vivere i momenti belli, vivere la vita giorno per giorno, sì è stata sempre la mia filosofia di vita. Poi quando dopo un pò vedi quello che ti è rimasto fra le mani, resta solo il silenzio. Il 30 partirò e mi lascerò tutto alle spalle. Sherree Rose, vedendo che la festa era riuscita perfettamente e che gli invitati ridevano e ballavano, si chiese: "Perché qui tutti si divertono e io no?". Sherree non sapeva che in quel momento ogni invitato, nessuno escluso, aveva il suo stesso pensiero |