Nick: Buendia Oggetto: genealogia caldorata :D Data: 29/3/2010 17.53.20 Visite: 166
CHI E' : STEFANO CALDORO Erede di Antonio Caldoro, un ferroviere, sindacalista e politico, che sarà deputato dal 1968 fino al 1993, per ben 4 legislature. Antonio Caldoro è un politico, poco ricordato, ma molto importante per i socialisti napoletani. Nato nel 1924, entra nelle Ferrovie dello Stato giovanissimo, subito dopo la fine della guerra. Al settore dei trasporti su ferro sarà legato tutta la vita. Sarà un sindacalista socialista ed assegnato negli anni 60 nel compartimento di Napoli, si affermerà nel PSI locale, distinguendosi per la sua adesione ad una corrente diversa da quella di Francesco De Martino, allora in maggioranza. Sarà uno dei fedeli riferimenti di Giacomo Mancini e sarà un protagonista a Napoli della fusione tra il PSI di Nenni e il PSDI di Saragat, che si presentò unito alle elezioni del 1968. In quelle elezioni Caldoro fu eletto per la prima volta alla Camera, dietro a De Martino e Ciampaglia. Nella famosa riunione del Midas, nel 1976, Antonio Caldoro ed il gruppo dei Manciniani, tra cui spiccava il giovane veneziano De Michelis, appoggiarono la candidatura di Craxi alla segreteria del PSI. Insieme, nel 1980, De Michelis e Caldoro votarono per Craxi nella riunione del Comitato Centrale, nella quale fu sconfitto Signorile e Craxi ebbe la maggioranza per gestire da solo il Partito. Dopo quel voto, De Michelis ebbe ruoli di Ministro ed una carriera politica molto importante, mentre Antonio Caldoro, lasciati gli incarichi parlamentari ottenne la presidenza della società delle Ferrovie dello Stato T.N.T., che tenne per lungo tempo. L’imponente patrimonio di consensi elettorali che aveva accumulato nel corso degli anni, non fu disperso, ma assegnato in dote al figlio Stefano, che appena laureato, fu inserito in incarichi politici che a soli 25 anni lo porteranno ad essere eletto nel Consiglio regionale della Campania. Infatti, Stefano Caldoro si è laureato in Scienze Politiche, ha iniziato la sua carriera politica nel 1985, a soli 25 anni, eletto nel Consiglio regionale della Campania, come esponente del Partito Socialista Italiano. Diventò deputato nel 1992 sempre tra le file del PSI. Nel 1994, dopo lo scioglimento del PSI, decide di aderire al gruppo socialista che si schiera con la coalizione del Polo delle Libertà. Nel 1999 viene candidato, per il centrodestra, alla presidenza della Provincia di Napoli, perdendo contro Amato lamberti. Nel 2001 è tra i fondatori del Nuovo Partito Socialista Italiano e il partito aderisce alla coalizione della Casa delle Libertà che sostiene Silvio Berlusconi. Dopo la vittoria di Berlusconi, al momento delle nomine per il Governo, Caldoro viene nominato prima sottosegretario e poi, dal 30 dicembre del 2004, viceministro al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. In seguito, verrà promosso Ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, carica che mantiene dal 22 aprile 2005 fine alla fine della Legislatura nel 2006. Al V Congresso dell'ottobre del 2005 del Nuovo PSI, che sancisce una spaccatura perentoria fra due opposte mozioni, l'una guidata da Gianni De Michelis favorevole a rimanere nella CdL e l'altra da Bobo Craxi favorevole a passare col centro-sinistra, Caldoro si schiera a sostegno del segretario nazionale De Michelis manifestando l'intenzione di rimanere nella CdL. Tuttavia, con il successivo svolgimento del consiglio nazionale, Caldoro è al centro di un "terzo fronte" all'interno del partito, che sceglie di stare con De Michelis per evitare altre spaccature, ma non ne condivide la linea politica. I due si astengono dal voto per la riconferma del segretario.Nella primavera del 2007 Caldoro contrasta la scelta di De Michelis di prendere parte al progetto Costituente Socialista insieme coi Socialisti Democratici Italiani, giungendo ad una divisione del partito. Svolge con la sua componente maggioritaria un congresso il 23 e 24 giugno all'Hotel Midas di Roma che lo designa Segretario Nazionale del Nuovo PSI. Successivamente, assume la direzione politica del giornale di partito Socialista Lab. Nel 2008, in occasione dell'annuncio da parte del leader del centrodestra Silvio Berlusconi della creazione di un nuovo soggetto unitario della coalizione il Popolo della Libertà, aderisce da subito al processo costitutivo del nuovo partito col Nuovo PSI. Alle elezioni politiche del 2008 viene candidato, in quanto Segretario Nazionale del Nuovo PSI, all'interno delle liste del PdL nel collegio Campania 1 come terzo in lista dopo Berlusconi e Fini, viene eletto e aderisce al PdL alla Camera. Con il suo Nuovo PSI è fra i fondatori nel marzo del 2009 del Popolo della Libertà e lui stesso fa parte della Direzione Nazionale dello nuovo partito. http://www.positanonews.it/stampa.php?id=33438 |