Nick: giangic Oggetto: ti lascio anche un paio Data: 9/7/2010 2.14.41 Visite: 105
di articoli Due Comunicati stampa usciti sull'ANSA e su ITALPRESS che erano sfuggiti, sulla questione dell'archeocondono, con dichiarazioni del Presidente ANA e dell'on. Giovanna Melandri. >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> MANOVRA: ARCHEOLOGI, NO ARCHEOCONDONO, E'MASSACRO PATRIMONIO E FEDERALISMO DEMANIALE NON DIVENTI PRIVATIZZAZIONE SELVAGGIA (ANSA) - ROMA, 29 GIU - No alle ipotesi di 'archeocondono' e alla trasformazione del federalismo demaniale in una ''privatizzazione selvaggia''. Lo dice l'Associazione NazionaleArcheologi, che chiede al governo di ''riconoscere il patrimonio archeologico nazionale come risorsa irrinunciabile per l'Italia e di farsene garante''. ''Va fermato - dice il presidente dell'Ana Tsao Cevoli - questo ventilato 'archeocondono', la norma che depenalizza il possesso illecito di un reperto archeologico in cambio di una modesta multa. Oggi possedere un bene archeologico, moneta, statua o frammento di vaso che sia, senza denunciarlo e' un reato perseguibile penalmente, mentre con l'archeocondono la sanzione sarebbe solamente amministrativa, ovvero una facilitazione per chi oggi delinque nel commercio di reperti archeologici incentivandone sempre piu' il mercato clandestino''. ''Insomma - aggiunge Cevoli - il pericolo e' che si scateni una caccia al tesoro archeologico senza precedenti, un massacro del nostro patrimonio sepolto, alla faccia della tutela e della ricerca scientifica''. L'Ana lancia l'allarme anche sui beni trasferibili con il federalismo demaniale. ''A fine luglio - dice il presidente dell'associazione - l'agenzia del Demanio pubblichera' l'elenco ufficiale dei beni demaniali alienabili. Tutto questo patrimonio passera' alle autonomie, regioni, province e comuni che dovranno valorizzarli, altrimenti alienarli per ridurre il debito. Occorre evitare una privatizzazione selvaggia''. (ANSA). >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> MELANDRI "L'ARCHEO-CONDONO E' COME RASCHIARE IL BARILE" ROMA (ITALPRESS) - "Come dice un vecchio proverbio:'al peggio nonc'e' mai fine'. Dopo aver mortificato il settore dei beni culturali in ogni modo ed aver messo sul lastrico la cultura italiana, ora il Ministro tenta di far cassa, letteralmente raschiando il barile". Lo afferma in una nota l'esponente del Pd, Giovanna Melandri. "Circola, infatti, il testo di un probabile emendamento alla manovra che, sotto i panni di un provvedimento per la catalogazione del patrimonio archeologico, maschera un vero e proprio archeo-condono. Dietro pagamento di una semplice oblazione, ognuno che a qualunque titolo detenga beni archeologici puo', per magia, diventarne il custode designato. I proventi diquesta deprimente e deprecabile colletta, andranno nelle casse del ministero. Verrebbe da chiedere, ma anziche' ricorrere ora aquesti espedienti, il Ministro non poteva battere i pugni sultavolo a suo tempo e pretendere dal Governo i fondi necessari perattuare sacrosante politiche conservative e promozionali del patrimonio storico artistico?" (ITALPRESS). "E' veramente una vergogna perché legalizza il crimine! Firmo la petizione." ci scrive Jean Pierre Brun, Direttore del Centre Jean Berard di Napoli. http://www.repubblica.it/cronaca/2010/05/29/news/le_mani_della_mafia_sui_beni_culturali_sono_stati_882_i_furti_di_opere_d_arte-4423470 / se è puorc a cas torn |