 |  |
 |
Nick: JFM
Oggetto: Il mio viaggio
Data: 9/10/2004 18.30.56
Visite: 149
Ieri ho fatto la notte,o meglio,il turno di notte.
E si.
Lavorare di notte è strano...nn ti ci abitui mai.
Anke i miei colleghi che stanno da + anni di me nn so sono ancora abituati e,anke se solo x un'oretta,necessitano di stendere un pò le gambe e chiudere un pò gli okki x lenire quel senso di "mancamento" che ti viene dalle 3:00 alle 4:00.
Dopo la rituale colazione al bar collettiva,finito il turno di lavoro,prendo la via del ritorno.
Ma,improvvisamnete,decido d'uscire dalla tangenziale e di farmi un pò di città.
Si.Decido di vivermi quest'alba della mia città.
Sai Napoli è davvro bella al primo mattino,con poche auto che circolano,sai proprio quell'orario prima del via vai quotidiano.
Ed è n'altra città,sembra una bellissima donna che te la puoi godere fin in fondo,da solo,senza nessuno chde la guarda,che la tocca.
Scendo la Doganella...arrivo a P.Carlo 3°..vado x V.Foria,fuori all'orto botanico...alla caserma Garibaldi.
Non c'e' traffico,solo qualche auto che và di fretta,il camioncio che consegna il latte fresco,la volante della polizia...
Scendo V.Duomo passando x quella bellissima chiesa arrivando al Corso Umberto e inizio a sentire l'odore del mare...il mio mare...
Guardando ogni tanto il cielo;è una mattina fresca d'ottobre.
Arrivo a P.Municipio...enorme...dv stà (come dicono i gay)l'unico Maschio della città.
Scendo x il porto di Napoli,mi fermo alle striscie pedonali x far passare un giovane che trainava un carrettino con i fiori.Sembrava sai quei carrettini che si vedono in quei paesi asiatici:India,Thailandia,Cina,Vietnam,che servono x trasportare le persone ricche.A quel ragzzo mancava solo quel cappellino a forma conica,tipo piccola pagoda che evidenzia il tuo stato sociale :
"Ah!Quello è un fattorino!"
Dava proprio il senso del lavoro,della fatica,del sacrificio.
Proseguo il mio viaggio passando sotto al tunnel uscendo a P.Vittoria.
Volevo andare x V.Caracciolo ma nn si poteva,volevo il mare...
Allora vado x la Riviera di Chiaia,passando difronte al quel bar che fà dei cornetti la fine del mondo(non è il Gran bar Riviera..è uno piccolino,nn si nota tanto!).Avrei dovuto proseguire diritto xla grotta che collega a Fuorigrotta(mia destinazione)ma sai com'e' avevo visto bene tutto,tranne il mare!
Allora passando x P.Sannazzaro(dove spesso la notte si mangia na pizza favolosa)salgo x Posillipo,x quella montagna così affascinante,dove il mare và a scontrarsi ogni giorno.
Arrivato dv stà quella gelateria...il Bilancione...scendo dall'auto.
Ci sono delle panchine.
E un bel panorama.
Bello,nn c'è nessuno,solo una donna seduta sulla panchina il fondo tutto,da sola...
Non è molto curata,indossa una tuta nera come pantalone,una maglia a maniche lunga bianca,capelli corti e scarpe da ginnastica.
Stava lì.
Con le gambe accavallate e guardava fisso quello spettacolo della natura che stamattina Napoli c'offriva.
Un sole,così forte che spaccava a metà il mare,calmo,col suo facio di luce che rilfetteva nell'azzuro marino...
E piccole barche che si muovevano lentamente,come il mare che,inesorabilmente,s'infrangeva sulla ruvida scogliera.
Lontano il Vesuvio...un pò di foschia nn le lo faceva vedere x bene,ma sempre lì.Quel diavolo affascinante che giace,immobile,facendoci ankora vivere,fà il buono...e gode della beatezza di questo mattino.
E il cielo...azzurro...quel sole che brucia quasi quelle nuvolette bianche...sembra che la porta del paradiso sia rimasta socchiusa,oggi.
E rimango un pò così,stonato da cotanta quiete...traquillità.
E guardo quella donna poco curata...
Ferma.
Che fuma...
Fuma lentamente,come se tutto ciò che accadesse dietro le sue spalle fosse nullo.
Lei godeva di questa quiete.
Era parte di questa quiete...
...solenne e invincibile!!
Finita la mia sigaretta,lascio quel paradiso a se stesso e proseguo,salendo ancora fino ad arrivare a quella piazzetta dove poi si scende x Coroglio,osservando quella spiaggietta di Nisida da un parte e quell'area di ferro arrugginito,ormai,difronte che era,a suo tempo, l'Italsider.
La forza della natura e la forza dell'uomo senza paragoni!
Arrivo a Cavalleggeri e,ormai,la città s'e' svegliata.
I ragazzini che vanno a scuola,i tabacchi,le salumerie,i pescivendoli stanno aperti.Ci sono + auto in giro,di quei poveri disgraziati che anke il sabato devono lavorare,chi guida i camioncini del latte,i genitori assonnati che accompagnano i figli a scuola,na tipa,riccia, con 2 tette da paura che,a prima mattina,fà sempre bene.
Giro x V.Diocleziano dv stà il muretto,gli dò uno sguadro come abitudine,e penso ai miei amici, immagginando cosa hanno fatto ieri sera...
L'ultimo pensiero a mia nonna,alzando gli okki verso il suo balcone.A volte stà lì,ferma,anke se nn c'è il mare di Posillipo,aspettando chissà cosa,e se mi vede mi saluta,come quando ero piccolo e giocavo a pallone laggiù,sempre allo stesso modo,quel braccio innalzato in alto che,violentemente,va prima a destra e poi a sinistra,ripetutamente,ed io alzavo il braccio,e lo muovevo forte,veloce,in segno d'affetto,come se la volessi abbracciare da lontano...
E una scia di tristezza pervade il mio cuore perchè la vedrò morire!
Chiudo l'auto e m'incammino verso casa mia.
Saluto Peppe o'giornalaio e a quello scioccato del figlio.
Sono le 8:00
E mi confondo tra la gente normale che tanto è scesa di casa,come se fossi uno di loro,che cammina x andare a lavoro...all'università...
Ma poi salgo le scale.
Voi andate,io torno.
La mia giornata finisce qui,alle 8 del mattino.
Apro la porta
Mia mamma e mia sorella dormono ancora.
Oggi è sabato nn si lavora.
Ma si vive lo stesso.
