Nick: JFM Oggetto: Domenico Gravante Data: 13/10/2004 16.4.5 Visite: 201
Mimì Gravante (detto Lucio Dalla) lavora nella fabbrica dove lavoro io. Lavora da 31 anni e,se non fosse x la legge di Berlusconi,già sarebbe pensionato. Un uomo di 55 anni. Rozzo.Malconcio. Sempre con le stesse camicie addosso. Sembra un pezzente. Con la barbetta bianca pungente,calvo,corto e chiatto,Mimì viene sempre a lavoro.Non fà mai un giorno di festa.Se in 31 anni ha mandato qualche certificato medico,si contano su una mano sola! Un grande lavoratore. Spesso fà il lavoro suo,quello dei colleghi e quello che dovrebbero fare il giorno dopo. E' così.Il classico sgobbone.E un pò se ne approfittano.Mimì è uno di quelli che "stanno sotto" a chiunque.Che si sottomettono sempre.Qualunque cosa gli chiedi,Mimì fà il possibile x dartela. E' quello che nn chiede mai nulla.Non alza mai la voce.Non litiga mai con nessuno.Fà tutto quello che gli viene detto di fare.Mimì è l'unico che getta la spazzatura.E' l'unico che prepara le pedane con le "sacchette" da 25 kg.Ogni pedana 25 sacchette. E' l'unico che,dopo il carico,prende la manichetta e puliscie il reparto dalle polveri dei sali. Sempre a servizio dei capi.E di tutti. Anke dei fratelli,dei genitori. Xkè Mimì Gravante vive ancora coi genitori,e se ne occupa lui.Ed è ancora sottomesso da loro. Si anke loro. Il suo stipendio lo mette sul conto.Ha un conto che fà invidia a chiunque.Dato che nn si permette di comprarsi nulla.O,forse,non ha motivo di comprarsi nulla per se stesso. E molti lo invidiano x i soldi che ha.Nonostante tutto Mimì lavora...lavora sempre...e nessuno lo loda. Anche dopo l'orario di lavoro lui consegna i fiori,aggiusta le biciclette,pulisce le scale di alcuni condomini... Finche nn si fà sera e se ne và a casa a dormire. E tutto ciò che guadagna lo mette sul conto,e le sue proprietà...lui lavora e i fratelli ne usufruiscono...e lui si occupa dei suoi genitori che,nonostante la sua età,lo comandano ancora. E lui cosa fà? Continua a lavorare. E l'unico scopo della sua vita. Sempre. Mimì mi racconta che ora si sta bene,20-25 anni fà era tutt'nata storia.Mimì lavorava senza protezioni,a mani nude,con solventi che,oggi,sono cancerogeni.Si caricava le sacchette da 50 kg sulle spalle,quando il montacarichi si rompeva,e si faceva i 2piani della fermentazione.Saliva e scendeva mille volte.Rompendosi la schiena. Oggi le sacchette sono da 25 kg,a misura d'uomo,e,quando il montacarichi si rompe,corre la squadra d'emergenza x aggiustarlo. Ma tanto che cambia x Mimì. Lui già ha salito migliaia di kg. Lui già ha espirato quel veleno cancerogeno. Senza mai lamentrasi e ringraziando sempre. Una volta Mimì faceva le notti nei reparti. Poi lo misero in cassa integrazione. Eh.Proprio a lui. Strano. Nonostante nn abbia mai dato problemi,lui è stato scelto x la cassa integrazione qualche anno fà.E quando rientrò le notti non le fece +. Lo spostarono levandogli circa 300 euro lorde al mese dalla busta paga. Ma lui senza protestare dice "Eh....camma fà.Chest' vonn!" Viene sempre preso in giro.Da tutti. "Lucioooo..." Quante volte lo visto piangere xkè il suo capo lo sgridava quando sbagliava a fare qualcosa mentre,il capo,andava in giro a fottersi qualcosa(o qualcuno!). L'unico vizietto:le puttane. E si.Xkè da quelle parti ce ne sono parecchie. Le nere,le bionde,le rosse.. Và spesso a puttane Mimì. Compra quell'amplesso chissà se x soddisfare quell'esigenza naturale di svuotare le palle,o x la speranza di ricevere,da una puttana,pure,una carezza che nn arriva mai... A volte lo guardo.Lui nn guarda mai in faccia alle persone se nn viene interrogato.Sembra che ha 70 anni a volte.E a volte mi fà tenerezza xkè è buono. Troppo. E' sempre stato zitto e quieto. E si.Forse ha sempre evitato x quietovivere. Chissà cosa sogna. Chissà se sogna qualcosa. Chissà,quando andrà in pensione,se continuerà a venire fuori al cancello della fabbrica alle 6 del mattino...sempre un quarto d'ora prima,come sempre,come l'hanno imposto di fare... Ieri abbiamo mangiato insieme alla mensa.Gli stavo difronte e lui mangiava.Con la testa nel piatto. E mangiava tutto come se fosse un ringraziamento,una comunione.Mangiava quella skifezza che l'azienda,oggi,c'aveva offerto x farci rimanere 2ore in più.Con la testa ne piatto,nn parlava,nn mi guardava.Alzava ogni tanto lo sguardo verso il finestrone della mensa che affaccia fuori.E poi ritornava nel piatto. Trema Mimì. Con la forchetta in mano,lui trema. Come quando ha il taglierino in mano e apre le sacchette.Come quando lo sgridavono intulimente. Come quando,i suoi colleghi,gli tagliarono le gomme del motorino xkè lui era l'unico a venire sempre a lavorare di straordinario. Lo guardo mentre trema quella forchetta. Ha sempre gli occhi lucidi,come se stesse li lì per piangere.
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