Nick: Shamal Oggetto: re:Domanda Data: 20/10/2004 16.28.21 Visite: 18
Se c'è qualcuno di sinistra (antico o moderno che sia) che ritiene fascista chi pensa con la propria testa, beh, quello non è comunista, è solo deficiente (si tratti di Casarini o di Bertinotti o di Ingrao). Non credo nemmeno che sia l'atteggiamento di chi vuole dimostrarsi comunista a tutti i costi. È facile dirsi comunisti, molto meno esserlo nella pratica quotidiana. Per quello che mi riguarda, quando ero all'università, nei primi anni Ottanta, mi capitò di essere definito "corporativista" da un tipo che si atteggiava a tardo-punk e che era uno dei "senatori" della facoltà, per il semplice fatto che avevo manifestato la mia insofferenza per le ripetute occupazioni dell'Orientale (che danneggiavano me che avevo fretta di laurearmi). Non credo che lui fosse un comunista, io lo ero e continuo a cercare di esserlo, senza credere di avere in tasca chi sa quale verità, né indulgendo d'altra parte alla pratica stoica dell'"altro mondo possibile". Ho anche una tessera in tasca, e non per questo mi sento legato. Prima di essere comunista, cerco sempre di essere un uomo libero (sia detto per coloro -in questo caso DOCET- che ritengono che avere una tessera significhi scegliersi un padrone o avere il diritto di delegare ad altri le proprie opinioni). |