Nick: \\WappO Oggetto: IL MIO PAPA' Data: 10/12/2004 18.36.16 Visite: 322
mio papà è nato nel luglio del millenovecentotrentacinque si è fatto tutta la seconda guerra mondiale e quando gli americani hanno "liberato" Roma lui aveva dieci anni. il suo' papà è morto in Africa Orientale (nel grande impero Etiopico, a Massaua) mentre costruiva palazzi per l'imperatore Mussolini. da bambino mio papà era ricco, ma poi il nonno è morto e ha fatto la fame. la fame vera VERA. dall'età di dodici anni ha fatto tutti i lavori del mondo dal salumiere all'imbianchino e dalla miseria vera di uno che a dodici anni doveva portare i soldi alla mamma per far crescere i sei fratelli è arrivato a farsi passare pure i suoi bravi "sfizi", dal vestito buono alla macchina... per questo e per altri motivi, il mio papà si è sposato alla brava età di trentacinque anni. era ebellissimo e lo è ancora. da piccolo volevo diventare bello come lui. adoravo la sua figura e il suo odore. quando la mattina usciva alle sei e mezza del mattino per andare a lavorare a via Toledo al banco di Napoli io spesso mi infilavo nel suo lettone prima di andare a scuola per sniffare il suo cuscino. era il mio piccolo piacere quotidiano per cominciare bene la giornata. mio padre scherzava sempre, era lo spasso di tutte le serata con parenti e amici. era una fonte inesauribile di gag e barzellette e metteva in croce tutte le zie vecchie e antipatiche: le tirava per le maniche, le sbatteva sane sane, le rideva in faccia, ed era sempre bellissimo. io stavo sempre al suo fianco e lo guardavo dal basso tutto inorgoglito, e volevo essere sempre più come lui. lui si ricordava sempre dove parcheggiava la macchina e io non mi spiegavo mai come cavolo facesse. Nei vicoli più angusti di Napoli o tra le traverse delle città più disparate dove si andava in giro. questo è un mistero che ancora oggi non mi spiego. e lo invidio. lui sapeva aggiustare tutti i giocattoli che io scasavo regolarmente. e io quasi quasi li scassavo apposta. per vederelo sicuro e abile che rimetteva tutto apposto. tutte le sere tornava a casa con qualcosa per me e mia sorella. niente di che, ma qualcosa lo doveva sempre portare: una bustina di figurine di candy candy per mia sorella e una di daitarn 3 per me, oppure un big jim pr me e una barbie per mia sorella... un mito! in una delle tante sere che si stava a mettere in croce e zie antipatiche lui tirò fuori un discorso tutto futuristico su televisioni che si sarebbero appese al muro o sotto il soffitto, "come i quadri" diceva, e tutti a prenderlo per il culo (erano i primi anni ottanta e si parvava di stupire con effetti speciali e colori ultravivaci... ma noi siamo scienza, NON FANTASCIENZA!)... e oggi... plasma con la pala mecanica poi un'altra volta, mentre cercava di spiegarmi perchè era importante che io col mio commodore 64 imparassi a fare le "cose serie" e non solo a giocare a Pac Man o a Frogger mi fece un altro discorso tipo che un giorno coi computer avrei potuto sapere qualunque cosa io avessi voluto.... "vuoi sapere dove è nato napoleone? tu lo scrivi sulla tastiera e dopo due secondi ti viene fuori la risposta!" e allora fui io a prenderlo per il culo, perchè a dirla tutta sul commodore 64 ci provai a scrivere "dove è nato napoleone?" ma l'unica risposta fu un triste "SINTAX ERROR" su fondo blu con cornice azzurra.... ma oggi... Google con la pala! e allora? il mio papà settantenne è o non è un mito? ma si, ma sì.... un giorno o l'altro glielo dico pure! Sergio Gallo aka \\WappO
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